SINISTRATI, CAMORRA E VELENI - È GUERRA TRA SONIA ALFANO (LISTA INGROIA) E ROSARIA CAPACCHIONE (PD) - I RAPPORTI TRA LE DUE “EROINE” ANTIMAFIA SONO AI MINIMI TERMINI: LA ALFANO RINFACCIÒ ALLA GIORNALISTA “I RAPPORTI CHE LEGANO IL FRATELLO SALVATORE ALL’EX SOTTOSEGRETARIO COSENTINO, IMPUTATO PER CONCORSO ESTERNO CON LA FAMIGLIA MAFIOSA DEI CASALESI…”

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Carlo Tarallo per Dagospia

bersanibersani

Ora non è ansia, è panico vero! Nel giro di poche ore sui sinistrati campani piombano due tegole: l'obbligo di dimora fuori città per il sindaco Pd di Benevento Fausto Pepe e il sondaggio Ipsos che assegna al centrosinistra un solo punto e mezzo di vantaggio sui Banana's al Senato. Merito (o colpa) di Ingroia e della sua "Rivoluzione Civile", che a Napoli, regno di Luigi De Magistris, vola oltre l'11% e prosciuga Pd e Sel. Risultato: il premio maggioranza al Senato, considerato in cassaforte fino a ieri, ora traballa. I guai giudiziari del centrosinistra a Benevento avranno ripercussioni.

E per Palazzo Madama si profila un duello da scintille tra due "eroine" antimafia. Con Sonia Alfano, esponente di spicco degli "Arancioni", che ha già messo nel mirino la giornalista del Mattino Rosaria Capacchione, della quale Bersani ha annunciato la candidatura e che sarebbe in lizza per un posto in lista "blindato" proprio al Senato.

ROSARIA CAPACCHIONEROSARIA CAPACCHIONE

Il duello Alfano-Capacchione nasce lo scorso settembre, quando la giornalista del Mattino tira in ballo l'europarlamentare in un articolo sul caso delle visite in carcere di Sonia e Beppe Lumia ad alcuni esponenti ai boss mafiosi e camorristi più pericolosi detenuti in carcere. La Capacchione sul Mattino parla della visita della Alfano al boss dei Casalesi Francesco Bidognetti. E lei annuncia querela e azzanna la giornalista per le traversie giudiziarie del fratello. Ecco ciò che scriveva sul suo blog Sonia Alfano lo scorso 10 settembre:

DAL BLOG DI SONIA ALFANO (10 SETTEMBRE 2012)
"Per aver tentato di screditarmi, Rosaria Capacchione sarà querelata. Ma la sortita del Mattino di ieri è ancor più grave proprio perché porta la firma di Rosaria Capacchione, visti i rapporti che legano il fratello Salvatore all'ex sottosegretario Nicola Cosentino, imputato per concorso esterno con la famiglia mafiosa dei casalesi, della quale Bidognetti, per l'appunto, è uno dei capi. Su Salvatore Capacchione, l'apprezzata Rita Pennarola della storica testata La Voce delle Voci, nel 2009, scriveva: "Si comincia nel 2004: a dicembre dall'ufficio del gip di Perugia Claudia Matteini, su richiesta del pm Sergio Sottani, vengono emesse quattro ordinanze di custodia cautelare a carico di un giudice, due commercialisti di "Roma Capitale" e dell'imprenditore casertano Capacchione.

SONIA ALFANOSONIA ALFANO

L'ATTACCO ALLA CAPACCHIONE
"L'indagine - scriveva il Mattino - ha preso di mira la gestione dei fallimenti e le molte irregolarita' che la caratterizzavano nella sezione romana. Quasi sempre con la conseguenza di sottrarre quantita' enormi di risorse, in beni immobili e denaro contante, ai legittimi creditori, grazie ad un meccanismo di assegnazione "mirata" dei fascicoli e a un gioco di favori incrociati tra togati e liberi professionisti». Solo un anno dopo il pm partenopeo Walter Brunetti apre un filone di inchiesta su presunte «logiche corruttive» che avrebbero condizionato il Consiglio comunale di Napoli tra il 2003 e il 2005.


LA FAMIGLIA CAPACCHIONE E LA PASSIONE PER LE COOP
"Intese trasversali - si legge ancora sul blog di Sonia Alfano - ruotanti intorno ai lavori per alloggi a Ponticelli affidati ad alcune cooperative ritenute legate a Capacchione. 47 anni, napoletano residente a Caserta, Salvatore Capacchione siede ai vertici di numerose sigle attive nell'edilizia e nel calcestruzzo, dalle cooperative Reno, Arno, San Ciro e Irec (di cui risulta amministratore unico), fino al Consorzio Italia Lavori e alla societa' fondiaria Praedia con sede nella capitale.

La passione per le Coop l'ha ereditata dal padre Francesco Capacchione, storico presidente campano di Confcooperative fino al brusco stop di meta' anni ottanta, quando finisce in manette nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria sulle cooperative degli ex detenuti. Sua anche la passione per il giornalismo. Sempre a inizio dei rampanti ottanta Capacchione padre aveva fondato il Diario, quotidiano finito dopo solo un anno nell'orbita di Gianni De Michelis e del bancarottiere italo-americano Giancarlo Parretti, poi definitivamente travolto dalle turbolente vicende giudiziarie di quest'ultimo".


IL POST INTEGRALE
http://www.soniaalfano.it/2012/09/10/chi-diffonde-i-messaggi-trasversali-del-camorrista-bidognetti/

 

 

 

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