1. SOCHI UN TEMPO ERA IL PARADISO DEI GAY, QUASI SPARITI DA QUANDO LA CITTÀ HA VINTO I GIOCHI OLIMPICI: VIAGGIO DENTRO L’ULTIMO CLUB OMOSESSUALE DELLA CITTA’ 2. PUTIN HA PROMULGATO LA LEGGE CHE PUNISCE QUALSIASI ATTO DI “PROPAGANDA” IN PRESENZA DI MINORI: ANCHE PRENDERSI PER MANO O BACIARSI PUÒ COSTARE 170 $ DI MULTA 3. GLI ATTIVISTI GAY CHIEDONO DI BOICOTTARE I GIOCHI, E PUTIN RILANCIA “SIETE I BENVENUTI“ 4. PARTE DELLA COMUNITÀ LESBO, GAY, BISEX E TRANS (LGBT) HA GIÀ LASCIATO IL PAESE

Condividi questo articolo


da www.dailymail.co.uk

 

Sochi, dove si terranno i Giochi Olimpici, nell'era Soviet era il paradiso dei gay, poi fuggiti per via della propaganda anti-omo portata avanti da Putin.
Il Mayak Cabaret è uno degli ultimi gay club rimasti in città, ma ormai i clienti sono coppie eterosessuali che vanno a vedere spettacoli drag.

Uno strip al MayakUno strip al Mayak

Il proprietario dice all'agenzia Reuters che solo un terzo dei clienti sono omosessuali, non c'è più una vera e propria comunità gay a Sochi. Di anno in anno se ne sono visti sempre meno, fino a quasi scomparire. Anche lui presto se ne andrà.

Gli omosessuali sono diminuiti da quando la città ha vinto la residenza dei Giochi Olimpici e da quando il Presidente Putin ha promulgato la legge che punisce qualsiasi atto di «propaganda» omosessuale in presenza di minori. Gli attivisti gay la considerano illegale e chiedono di boicottare i giochi per protesta.

Parte della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender (LGBT) ha già lasciato il paese. Temono che la reputazione della città, fino a poco fa simbolo di tolleranza, scomparirà. Sia per la posizione conservativa di Putin sia per le esternazioni della Chiesa Ortodossa Russa che considera l'omosessualità una minaccia.

Roman Kochagov e il suo compagno Andrej Tanichev aprirono anni fa il locale sulle rive del Mar Nero, ma è un posto quasi nascosto. C'è una lucina fuori e si capisce che è un club solo per via della musica che si sente dall'esterno. Il cartello è stato tolto e divelto così tante volte che hanno rinunciato a riposizionarlo.

Un tempo Sochi era una citt simbolo di tolleranzaUn tempo Sochi era una citt simbolo di tolleranza

Ci sono risse fra i suoi clienti e quelli del bar operaio lì accanto.

Al Mayak ingaggiano cantanti e ballerini (tutti uomini) e i clienti sono benestanti eterosessuali che non amano i bar turistici dei resort. Confrontata con gli standard russi, la città è piuttosto liberal, sebbene meno liberal di molte città europee come Berlino e Barcellona, dove molti gay russi si sono trasferiti.

Al tempo dell'Unione Sovietica mariti e moglie facevano vacanze separate e così Sochi divenne un luogo di incontro estivo e scappatelle extraconiugali, oltre che posto che chiudeva un occhio sulle relazioni omosex, ufficialmente decrimininalizzate solo nel 1993.

Un performer del locale frequentato da benestantiUn performer del locale frequentato da benestanti

Ora però si sente la pressione di Putin, che è sostenuto dai tradizionalisti e dai conservatori. Secondo la nuova legge sono punibili anche semplici gesti di affetto fra gay di fronte ai minori, usati come pretesto: prendersi per mano o baciarsi può costare 170 dollari di multa.

Gli attivisti chiedono di boicottare i Giochi e invitano Thomas Bach, capo della Commissione Olimpica, a investigare sulle implicazioni che la legge avrà anche sui visitatori stranieri della manifestazione.

Il ministro dello sport russo Vitaly Mutko, ha dichiarato che il Governo avrebbe dovuto aspettare la fine dei Giochi per mettere in atto la legge: «Si poteva prevedere la reazione dell'Occidente alla vigilia della manifestazione».

Putin e la chiesa ortodossa russa sempre pi tradizionalistiPutin e la chiesa ortodossa russa sempre pi tradizionalisti

Nel tentativo di ripulire l'immagine della Russia, Putin ha fatto qualche esternazione contro l'omofobia e ha aggiunto che "i gay saranno benvenuti alle Olimpiadi". Loro rispondono che ci sono troppi segnali di discriminazione e quindi saranno soggetti ad atti di violenza.

 

Per via del conservatorismo di Putin molti gay sono fuggitiPer via del conservatorismo di Putin molti gay sono fuggiti

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DI DEPUTATI E SENATORI DELLA SUA STESSA MAGGIORANZA – TRA I FRANCHI TIRATORI, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA DEL TUTTO CONTRARI A VOTARE MARINI, CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA E AUTORE DELLE LEGGE SUL PREMIERATO. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE NELLE FILA DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO DI COSTITUZIONALITÀ O NO DELL’AUTONOMIA LEGAIOLA. SE VENISSE DICHIARA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE OVVIAMENTE UN REFERENDUN DESTINATO ALLA SCONFITTA CON EVIDENTI RICADUTE DI CRISI SUL GOVERNO, VERO INCUBO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…