Nando Pagnoncelli per corriere.it -Estratti
matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju
Ci eravamo lasciati poche settimane fa con la conclusione che le difficoltà dell’esecutivo e della coalizione non si ripercuotevano sulle intenzioni di voto degli italiani. Gli aggiornamenti dello scenario politico di questa settimana non fanno che confermare queste tendenze.
Andando in ordine sparso, l’inizio del nuovo anno non è stato particolarmente felice per le forze di governo. Dall’episodio di Capodanno con lo sparo partito dalla pistola di Emanuele Pozzolo, alle tensioni tra gli alleati in relazione alle Regionali che non riescono a trovare una composizione, dalle commemorazioni di Acca Larenzia fino alla difficile situazione dell’Ilva, dal caso Verdini alle perplessità espresse dal presidente della Repubblica sulla proroga delle concessioni ad ambulanti e balneari, tutto sembra creare difficoltà per l’esecutivo.
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Ma ciò non incide sulla percezione degli elettori, che anzi migliorano il loro giudizio su governo e premier. Infatti, la valutazione dell’esecutivo (l’indice che calcola la percentuale di giudizi positivi escludendo chi non si esprime) risale di due punti e torna ad attestarsi sul 46, recuperando le perdite di fine anno. E lo stesso avviene per la presidente del Consiglio, che risale ancora più evidentemente, con un indice che sale al 47, recuperando tre punti rispetto al dato prenatalizio. Questo probabilmente perché in realtà l’evento mediatico che più ha colpito i cittadini è stata la conferenza stampa di inizio anno della presidente. Conferenza stampa che, a detta di quasi tutti gli osservatori, è stata un successo comunicativo, al di là della condivisione o meno dei contenuti espressi. Ancora una volta qualificandosi come empatica e «normale» (si pensi alla «scappata» in bagno).
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Le intenzioni di voto segnano una sostanziale stabilità di Fratelli d’Italia, che si colloca al 29%, lo 0,3% in meno, e una ripresa della Lega che prima di Natale aveva fatto registrare un calo che la posizionava all’8% e oggi è all’8,7%. Stabile anche Forza Italia, con il 7% tondo, pochi decimali in più rispetto al dato prenatalizio. Complessivamente la coalizione di governo si colloca al 45,8%, in crescita di 0,7% nell’ultimo mese.
Tra le forze di opposizione, il Pd tende a crescere come la Lega, collocandosi al 19,7% attuale contro il 19% di circa un mese fa. Non rilevanti le variazioni delle altre due forze di centrosinistra: l’alleanza Verdi Sinistra al 4,2% (+0,2%) e +Europa al 2,1% (-0,3%). Complessivamente le forze di centrosinistra sono stimate al 26%, con una lieve crescita (+0,6%) da dicembre ad oggi. Un po’ più in difficoltà il M5S, che perde un punto, collocandosi al 16,2% contro il 17,2% di un mese fa.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini.
Sembra insomma che ci sia una sorta di relazione tra l’andamento del Pd e quello del M5S: la crescita dell’uno vede normalmente un decremento dell’altro. E nell’ultimo mese la segretaria Elly Schlein è stata più presente e più visibile rispetto ad altri momenti recenti. Infine, le altre due forze di opposizione: Azione al 3,3%, stabilissima negli ultimi mesi, Italia viva al 3% con una perdita di circa mezzo punto. L’astensione, pur con qualche variazione, rimane sostanzialmente intorno al 42%.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini elly schlein e giuseppe conte - meme by usbergo GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN - MEME BY USBERGO ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO
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