UCRAINA: COLLOQUIO TELEFONICO BLINKEN-WANG
(ANSA) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken e l'omologo cinese Wang Yi hanno avuto un colloquio telefonico incentrato su questioni bilaterali e sulla crisi in Ucraina.
Lo riferisce una nota del portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, secondo cui Blinken ha rilevato "la necessità di mantenere aperte le linee di comunicazione e di gestire responsabilmente" le relazioni Usa-Cina. "Il segretario ha sollevato la questione della guerra della Russia contro l'Ucraina e le minacce che pone alla sicurezza globale e alla stabilità economica", parlando anche del deterioramento della situazione umanitaria e della sicurezza ad Haiti.
I colloqui tra i capi della diplomazia di Usa e Cina sono l'ultimo scambio bilaterale dopo il XX Congresso nazionale del Pcc e prima del G20 indonesiano di Bali del 15-16 novembre prossimi dove è atteso il primo summit in persona tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping. E sono anche i primi tra Blinken e Wang, dopo che quest'ultimo è stato promesso nel Politburo alla fine del congresso, avviandosi a guidare la diplomazia del Pcc.
vladimir putin xi jinping a samarcanda
"Nella mia telefonata con il ministro degli Esteri Wang Yi, abbiamo parlato dei nostri sforzi per gestire responsabilmente la competizione tra i nostri due Paesi, la guerra della Russia contro l'Ucraina e il sostegno ad Haiti", ha scritto Blinken su Twitter. La telefonata ha fatto seguito all'incontro di Wang della scorsa settimana con l'ambasciatore americano a Pechino, Nicholas Burns, quando il ministro degli esteri cinese ha affermato che entrambe le nazioni non sarebbero state in grado di "cambiarsi a vicenda".
Le tensioni Usa-Cina sono aumentate, tra la mancata condanna di Pechino dell'invasione russa dell'Ucraina e le massicce esercitazioni militari dell'Esercito popolare di liberazione in risposta alla visita a Taipei del 2-3 agosto scorsi della speaker della Camera americana Nancy Pelosi. Un nuovo documento sulla strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha etichettato la Cina come la "sfida geopolitica più consequenziale" per gli Usa.
In una lettera della scorsa settimana al gala annuale del Comitato nazionale per le relazioni Usa-Cina a New York, Xi ha affermato di volere un ritorno a un solido sviluppo delle relazioni. "La Cina è pronta a collaborare con gli Usa per trovare il modo giusto per andare d'accordo nella nuova era, sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti", ha affermato Xi. In un messaggio allo stesso evento, Biden ha affermato che gli Stati Uniti continueranno a investire per rafforzare la competitività americana a livello globale e collaboreranno con qualsiasi nazione per mantenere "l'ordine basato sulle regole".
WANG A BLINKEN, STOP A FRENI SU EXPORT E INVESTIMENTI
(ANSA) - Gli Stati Uniti dovrebbero "smettere di frenare lo sviluppo della Cina attraverso esportazioni e investimenti" e di "indossare occhiali colorati per fare ipotesi soggettive, per non parlare di lasciare che il pregiudizio ideologico offuschi la vista". E' quanto ha detto il ministero degli Esteri Wang Yi nel colloquio telefonico avuto oggi con la controparte Usa, Antony Blinken. "Riportare le relazioni bilaterali su uno sviluppo stabile non è solo nell'interesse comune di Cina e Usa, ma anche nell'aspettativa generale della comunità internazionale", ha aggiunto Wang in una nota della diplomazia cinese.
UCRAINA: WANG A BLINKEN, INTENSIFICARE SFORZI DIPLOMATICI
(ANSA) - Sulla crisi in Ucraina "tutte le parti dovrebbero esercitare moderazione, prendere una decisione con cautela e intensificare gli sforzi diplomatici per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente o addirittura sfugga al controllo".
E' quanto ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi al suo omologo americano Antony Blinken, nel corso dell'odierno colloquio telefonico. "Finché c'è un barlume di speranza, la porta ai negoziati non può essere chiusa; finché c'è una possibilità dell'uno per cento, devono essere compiuti sforzi al cento per cento per la pace", ha aggiunto Wang, nel resoconto della diplomazia di Pechino.