IL SOR TENTENNA DEL CAMPIDOGLIO - MARINO SI IMPANTANA SULLA GIUNTA: NO DI SINIBALDI, PRESSING (A VUOTO) SU LEGNINI – PD IN FIBRILLAZIONE…

Troppe indecisioni sui tecnici da inserire in squadra: i democrat chiedono al sindaco un cambio di passo - Oggi vertice con Sel, ma i ruoli-chiave sono vacanti (Rita Paris in pole per la Cultura) – Tweet di Storace: “Si capisce perché il Pd non ha fatto manifesti per Marino, li sta già facendo impazzire”… - -

Condividi questo articolo


Fabio Rossi per "Il Messaggero"

ignazio marino bici in campidoglioignazio marino bici in campidoglio

Un cambio di passo deciso nel varo della nuova giunta. È quello che si aspettano, e che chiedono al sindaco, i democrat. 
All'interno del Pd, nelle ultime ore, sta infatti crescendo il numero di quelli che criticano i troppi tentennamenti di Marino sui tecnici di alto profilo da inserire in squadra; indecisioni che finiscono inevitabilmente per ripercuotersi anche nel rapporto con i partiti della coalizione.

Ignazio Marino alla sua prima dichiarazione da SindacoIgnazio Marino alla sua prima dichiarazione da Sindaco

Ma non è tutto. Qualche dirigente, a microfoni spenti, parla di un sindaco che starebbe perdendo la sua iniziale spinta civica, ormai impantanato in una trattativa lunga e difficile. Una situazione di stallo che sta causando un preoccupante problema di immagine alla coalizione che ha scalato il Campidoglio dopo i cinque anni di Alemanno. Da qui, secondo i democrat, la necessità di arrivare in tempi brevi ad una soluzione di alto livello e condivisa.

I NODI
- Ci sono riserve ancora da sciogliere per gli assessori tecnici, dopo il «no grazie» di Marino Sinibaldi, partiti (e correnti) che fremono per avere un'adeguata rappresentanza nell'esecutivo capitolino.

Ignazio Marino alla sua prima dichiarazione da SindacoIgnazio Marino alla sua prima dichiarazione da Sindaco

Oggi il sindaco incontrerà i vertici romani di Sel, probabilmente domani presenterà la prima bozza di squadra al Pd, con nomi e deleghe. Ma per trovare la quadra bisognerà aspettare la prossima settimana. Anche perché i ruoli chiave sono vacanti, a partire dal bilancio: il pressing su Giovanni Legnini, portato anche dal segretario democrat Guglielmo Epifani, non sta avendo risultato. Ieri lo stesso Marino è stato avvistato nei corridoi di Montecitorio, probabilmente per discutere la questione con l'attuale sottosegretario con delega all'Editoria.

Ignazio Marino alla sua prima dichiarazione da SindacoIgnazio Marino alla sua prima dichiarazione da Sindaco

Legnini non crede di poter portare avanti entrambi gli incarichi - cosa che il partito, in via eccezionale, gli consentirebbe - e pensa alle elezioni regionali del 2014 in Abruzzo. Da trovare anche un nome nuovo per la cultura, dopo che Marino Sinibaldi ha scelto di continuare il suo lavoro a Radio 3: in pole position c'è Rita Paris, direttrice dell'Appia Antica, eletta nella lista civica.

Marino SinibaldiMarino Sinibaldi

VERTICE CON SEL- Nella tarda mattinata di oggi toccherà alla rappresentanza di Sel varcare l'ingresso di Palazzo Senatorio. Nello studio al primo piano del Campidoglio ci saranno Giancarlo Torricelli, Massimiliano Smeriglio e Massimo Cervellini. «Noi innanzitutto andremo ad ascoltare quello che ha da dirci il sindaco - spiega Torricelli, coordinatore del partito per l'area metropolitana - Siamo molto rispettosi dell'autonomia di Marino, pensiamo che quello di Roma sia un risultato elettorale importante, che ha una valenza nazionale e vogliamo sentire come intenda muoversi Marino, i criteri che adotterà nella formazione della giunta».

I CANDIDATI ALLE PRIMARIE PD PER IL SINDACO DI ROMA - GENTILONI - AZUNI - MARINO - PRESTIPINO - DITOMMASO - SASSOLII CANDIDATI ALLE PRIMARIE PD PER IL SINDACO DI ROMA - GENTILONI - AZUNI - MARINO - PRESTIPINO - DITOMMASO - SASSOLI

Sicuramente si parlerà anche di nomine e deleghe. La prima ipotesi circolata in Campidoglio prevedeva un assessorato per Sel, che però punta ad averne due: per la Azuni e Luigi Nieri. Smeriglio si dice convinto «che la massima valorizzazione di Sel, dei suoi uomini e delle sue donne, delle esperienze e delle competenze, non potrà che fare bene ad una città pronta a ripartire dopo cinque anni di buio e poco altro».

Nel partito, però, serpeggia un po' di irritazione per il fatto che Marino, appoggiato con convinzione da Sel fin dalle primarie di centrosinistra, abbia atteso dieci giorni prima di consultare un pezzo importante della sua maggioranza. Intanto, Francesco Storace non perde occasione per stuzzicare: «Si capisce perché il Pd non ha fatto manifesti per Marino sindaco - twitta il leader de La Destra - Li sta già facendo impazzire per gli assessori».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?