Da “la Stampa”
CASCHI BLU
Sono almeno 480 le denunce per abusi sessuali contro i caschi blu dell’Onu, fatte dal 2008 al 2013, e un terzo hanno come vittime i bambini. A rivelare questo imbarazzante fenomeno è stato lo stesso Palazzo di Vetro, attraverso un rapporto realizzato dallo UN Office of Internal Oversight Services (Oios), e pubblicato dalla Reuters.
Secondo questa inchiesta interna, i caschi blu usano abitualmente soldi, cibo, vestiti, gioielli, profumi e anche telefonini, per pagare le prestazioni sessuali, nonostante un regolamento emesso nel 2003 abbia vietato ogni genere di rapporto con le popolazioni locali, proprio per non compromettere la credibilità dell’organizzazione.
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Le missioni dove sono avvenuti la maggior parte degli abusi sono state quelle in Congo, Liberia, Haiti e South Sudan, mentre pochi giorni fa il segretario generale Ban Ki-moon ha lanciato un’inchiesta indipendente sulle accuse secondo cui i caschi blu francesi avrebbero scambiato cibo per rapporti con bambini, durante lo spiegamento nella Repubblica centrafricana.
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caschi blu onu
Lo studio dell’Oios nota che ai soldati di queste missioni vengono distribuiti abitualmente preservativi, informazioni e test per l’Aids, e quindi viene dato per scontato che abbiano rapporti sessuali con la popolazione locale. Avendo poi l’immunità, questi caschi blu possono essere processati solo dai loro governi, che in genere li proteggono dalle condanne.
[p. mas.]
