SPRECHI SPAZIALI! L’EX PRESIDENTE PDL DELL’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA DOVRA’ RISARCIRE MEZZO MILIONE ALLO STATO PER UN PROGETTO DI FUKSAS

Mazzata tremenda dalla corte dei conti per l’ex presidente dell’Agenzia spaziale Sergio Vetrella, attuale assessore in Campania - Dovrà sborsare di tasca sua i 427mila euro pagati a Fuksas per il progetto della sede mai realizzata - Quell’intreccio con la “cricca” di Balducci…

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Lorenzo D'Albergo per "la Repubblica"

il progetto di fuksas per l agenzia spaziale italianail progetto di fuksas per l agenzia spaziale italiana

Ci sono voluti dodici anni, quasi 85 milioni di euro e due diversi progetti per costruire la nuova sede dell'Agenzia spaziale italiana. E la telenovela sulla sua realizzazione non è ancora arrivata ai titoli di coda: ora il primo rendering firmato nel 2000 da Massimiliano Fuksas costa all'allora presidente dell'Asi un maxi-risarcimento da 427mila euro.

A deciderlo sono stati i giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Lazio che hanno condannato Sergio Vetrella (ex-senatore Pdl e dal 2010 assessore della regione Campania ai Trasporti e alle attività produttive) a restituire per intero alle casse dello Stato l'ultima tranche pagata per il progetto dell'archistar.

sergio vetrellasergio vetrella

I progetti di Fuksas, infatti, non sono stati mai realizzati: la gemella della Nuvola dell'Eur (progetto non ancora terminato) è rimasta solo su carta e pixel. Vetrella, infatti, nel gennaio 2004, ha preferito stipulare una convenzione con l'università Tor Vergata per collocare la nuova sede dell'Agenzia sui terreni del secondo ateneo capitolino.

corte conticorte conti

Una decisione presa dall'allora presidente "in mancanza assoluta di una motivazione" e "senza la necessaria autorizzazione del consiglio di amministrazione". Il risultato? L'ipotesi di realizzare il progetto di Fuksas sull'area demaniale dell'ex caserma Montello, in via Guido Reni, è stata accantonata. L'edificio sarebbe sorto proprio dove ora si trova il Maxxi.

Secondo l'ex presidente dell'Agenzia, come riferito durante il procedimento, lo spostamento sarebbe arrivato per esigenze di spazio. «Negli atti difensivi - si legge nella sentenza della Corte dei conti - Vetrella afferma che era necessaria una sede più grande, ma tale circostanza non trova riscontro».

Per ospitare un organico di 250 unità, infatti, sarebbe bastato il primo progetto. Inefficace, quindi, il tentativo di difesa dell'ex presidente: il collegio ha accolto la richiesta del vice procuratore generale Marco Smiroldo.

Fuksas nuvolaFuksas nuvola

Ma la Corte dei conti non si ferma al risarcimento: «Da un conteggio dei costi - scrivono i magistrati - si evince che la modifica della sede ha comportato un esborso maggiore di circa 27 milioni». Una stima avvalorata dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, che in una deliberazione del dicembre 2012 ricostruisce una vicenda dai contorni e dai protagonisti quanto meno oscuri.

Nell'ottobre 2004 l'Asi dichiara di non avere nel suo organico competenze professionali adeguate a gestire la realizzazione della nuova sede. Il compito viene affidato ad Angelo Balducci, l'ingegnere della "cricca" che gestiva gli appalti di G8, mondiali di nuoto e 150esimo anniversario dell'Unità, al tempo dirigente del provveditorato alle opere pubbliche del Lazio.

Il cantiere della NuvolaIl cantiere della Nuvola

Come consulenti esterni ecco gli architetti dello studio genovese 5+1AA, mentre ad aggiudicarsi la gara per la costruzione è la Società appalti costruzioni, azienda finita nell'inchiesta per la costruzione dell'auditorium di Firenze. Conto finale salato: dai 45 milioni di euro a base d'asta la nuova sede dell'Asi finirà per costarne quasi 85.

 

 

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