TALPE E SCIACALLI - LA CONDANNA DI MANNING FA INDIGNARE L’AMERICA LIBERAL CHE SI SENTE TRADITA DA OBAMA: DOV’È FINITA LA PROMESSA DI COSTRUIRE UN “POTERE TRASPARENTE” ?

Senza bisogno di simpatizzare per Manning, oggi molti americani sentono istintivamente che qualche gola profonda come lui, o Snowden, serve per arginare la megalomania delle tecnostrutture di sorveglianza americane ingigantite e legittimate a tutto dalla “guerra globale al terrorismo”…

Condividi questo articolo


Federico Rampini per "la Repubblica"

MANNINGMANNING

Bradley Manning passerà alla storia, ma in quale veste? «35 anni di carcere: per avere rivelato crimini di guerra, torture, abusi, soldati che ridevano uccidendo civili. E senza avere provocato una sola vittima con le sue rivelazioni». Questa sintesi della sentenza contro il soldato-obiettore, sul sito The Huffington Post, riassume lo sdegno dell'America più liberal verso la sentenza.

MANNINGMANNING

Un'altra testata, moderata ma non di destra, U.S. News & World Report, all'annuncio della pena ha aperto invece un sondaggio rivolgendo questa domanda ai lettori: «L'hanno punito abbastanza?» In effetti la sentenza avrebbe potuto essere ben più pesante. Per esempio se il caso WikiLeaks fosse avvenuto in epoca più vicina all'11 settembre, nella psicosi da stato d'assedio contro il terrorismo.

MANNINGMANNING

Oppure, la sentenza poteva essere più dura se non ci fosse stato pochi mesi fa l'altro tsunami di rivelazioni, quelle di Edward Snowden sullo spionaggio della National Security Agency. In un certo senso Snowden ha aiutato Manning. L'atmosfera è cambiata negli ultimi tre mesi; e anche la giudice militare che ha emesso la sentenza, colonnello Denise Lind, ne ha preso atto respingendo le pene più severe chieste dall'accusa.

Oggi gli americani, informati sulle intrusioni sistematiche dei servizi segreti nelle loro email e telefonate, sono un po' meno entusiasti di vivere sotto la protezione del Grande Fratello Informatico. Che li avrà pure salvati da qualche attentato: ma non ha impedito l'attentato di Boston; né l'attacco di Al Qaeda che uccise quattro funzionari Usa a Bengazi.

BARACK OBAMABARACK OBAMA

E comunque, l'effetto-Snowden ha alzato il livello di diffidenza verso l'ipertrofico apparato di sorveglianza poliziesco-militare. Senza bisogno di simpatizzare per Manning, oggi molti americani sentono istintivamente che qualche gola profonda come lui serve per arginare la megalomania delle tecnostrutture di sorveglianza ingigantite dalla «guerra globale al terrorismo» (slogan che dopo George Bush è stato abbandonato nel linguaggio, non nei fatti).

Il timido, fragile, tormentato Manning ha compiuto un exploit senza precedenti. 700.000 segreti di Stato messi in circolazione: la madre di tutte le fughe di notizie. Lo ha fatto nella tradizione più nobile della liberaldemocrazia americana, sulle orme di Daniel Ellsberg, che nel 1971 divulgando i Pentagon Papers mise a nudo le bugie di Stato sulla guerra del Vietnam. Con Manning la novità è un salto "quantico" nelle dimensioni, nella potenza di diffusione.

BARACK OBAMABARACK OBAMA

Ha usato Internet come arma di "guerra asimmetrica" della comunicazione. Le sue rivelazioni più gravi, dal punto di vista etico e politico, riguardano gli abusi in Iraq e in Afghanistan. Le più gravide di conseguenze furono i messaggi riservati dalle ambasciate Usa al Dipartimento di Stato: ad esempio, le comunicazioni sulla corruzione del dittatore Ben Ali contribuirono a fomentare la rivolta in Tunisia, all'origine delle primavere arabe.

SNOWDEN article B B F DC xSNOWDEN article B B F DC x

Eppure la giudice militare Lind ha respinto le richieste di una pena più severa (60 anni di carcere) proprio perché i procuratori non sono riusciti a dimostrare l'entità del danno. Non un solo cittadino americano fu colpito da ritorsioni, dopo le notizie su WikiLeaks.
Il danno sta altrove. Manning ha dimostrato la vulnerabilità del Grande Fratello. Se basta un soldato semplice, esperto in informatica, per violare e divulgare una sterminata massa d'informazioni "classificate" o addirittura top secret...

SPECIALE LUGLIO I PERSONAGGI PI RAPPRESENTATIVI DEGLI USA EDWARD SNOWDENSPECIALE LUGLIO I PERSONAGGI PI RAPPRESENTATIVI DEGLI USA EDWARD SNOWDEN

L'esempio di Manning ha sicuramente incoraggiato Snowden, a sua volta un semplice impiegato ai livelli bassi nella piramide gerarchica della Nsa. In questo momento quanti Manning, quanti Snowden stanno maturando una loro crisi di coscienza, stanno per gridare ai quattro venti gli abusi di potere di cui sono stati testimoni? Se 35 anni di carcere sono dissuasivi, c'è pur sempre l'alternativa della fuga all'estero: Hong Kong, Mosca, o l'ambasciata ecuadoregna a Londra.

L'Amministrazione Obama al processo Manning aveva poca scelta. Nella logica di ogni organizzazione gerarchica, l'insubordinazione va castigata, non incoraggiata. I danni restano, e non solo all'immagine. La Russia di Vladimir Putin, dopo aver dato asilo a Snowden, non perde occasione per salire in cattedra e dare all'Occidente lezioni di coerenza sui diritti umani (da ultimo, condannando la censura del governo di Londra contro il quotidiano The Guardian).

OBAMA SNOWDENOBAMA SNOWDEN

Il turbamento domina la cronaca della sentenza sul New York Times, che si chiude con le parole di un'altra donna colonnello, oggi in pensione: «È vero, Manning rivelò informazioni riservate. Ma erano informazioni che l'opinione pubblica deve conoscere, per sapere quel che accade nel nostro governo». Barack Obama, che nel 2008 voleva reinventare il governo, anche iniettandovi robuste dosi di trasparenza e controllo dal basso, non ha ancora inaugurato quel cantiere così cruciale per il suo lascito alla storia.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO