LA TERNA DEL MAXI-INCIUCIO - IL FIORENTINO DEL FANTE SALE ALLA GUIDA DI TERNA. E AL SUO FIANCO CI SONO GLI "INDIPENDENTI" SAGLIA, LOBBYSTA, CERAMI, DALEMIANO, E FABIO CORSICO, IN DOPPIO CONFLITTO DI INTERESSI TRAMITE CALTAGIRONE E CREDIT SUISSE

La Cassa Depositi ha indicato come “indipendenti” Corsico, Saglia e Cerami. E gli intrecci e i conflitti d’interesse si sprecano. Corsico lavora al gruppo Caltagirone, che ha interessi proprio nell’energia detenendo una quota in Acea. In più è advisor di Credit Suisse, banca da anni consulente di Terna…

Condividi questo articolo


Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

La sagra dell'inciucio. A dispetto dei roboanti annunci di Matteo Renzi a proposito di meritocrazia e rinnovamento nelle società di Stato, le ultime nomine effettuate in Terna sono tutte avvenute all'insegna della spartizione e del lobbismo più sfrenato. Le indiscrezioni dei giorni scorsi, che volevano il fiorentino Matteo Del Fante nuovo amministratore delegato della società della rete di trasmissione elettrica, sono state confermate.

TERNATERNA

Ma la Cassa Depositi e Prestiti, che vede oggi Del Fante come direttore generale e che controlla Terna con il 29,8% del capitale, ha presentato stamattina una rosa di nomi per il nuovo consiglio di amministrazione della controllata (in attesa dell'approvazione dell'assemblea) in cui c'è davvero di tutto. Come indipendenti, infatti, sono stati indicati Fabio Corsico, Stefano Saglia e Carlo Cerami. E qui il concetto di indipendenza, al di là di quello che dice il Testo unico della finanza, fa quasi sorridere.

Si prenda Corsico, da anni responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo Caltagirone. Il quale, è appena il caso di ricordare, ha enormi interessi nel settore dell'energia (anche elettrica), visto che è il secondo azionista con il 16,3% dell'Acea, società controllata dal comune di Roma e quotata in borsa come Terna. Corsico, tra l'altro, è uno dei tanti "pluriplotronati" italiani. Sempre per Caltagirone siede nei cda di Cementir, Energia, Grandi Stazioni, Il Gazzettino.

Ma la sua rete comprende anche Torino, dove da anni occupa un posto nel cda della Fondazione Crt con il beneplacito di Fabrizio Palenzona, ex pezzo grosso della stessa Fondazione e oggi vicepresidente di Unicredit, di cui l'ente di origine bancaria detiene il 2,5%. Da qui alla galassia Benetton il passo è breve, se si considera che la Fondazione Crt ha in pancia il 5,06% di Atlantia, la holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade e Adr (Aeroporti di Roma) e se si considera il posto di presidente occupato da Palenzona in Adr.

matteo del fantematteo del fante

Banchiere
Ma non finisce certo qui, perché Corsico, che è anche nel cda di Base per Altezza (la società che edita il periodico Formiche) e di Perseo (società finanziaria della Fondazione Crt), risulta pure senior advisor per l'Italia di Credit Suisse. Ebbene, si dà il caso che la banca svizzera sia una storica collaboratrice di Terna. Non soltanto ha assistito la società in numerose emissioni obbligazionarie (per esempio quelle del programma Euro Medium Term Notes), ma anche in operazioni societarie come è stata quella della cessione della ex controllata brasiliana Terna Participacoes o nell'infinita trattativa per l'acquisto da parte di Terna della rete elettrica delle Ferrovie dello Stato.

Fabio Corsico Giovanni Malago e Bruno ManfellottoFabio Corsico Giovanni Malago e Bruno Manfellotto

Insomma, Corsico è in mezzo a un incredibile intreccio di ruoli che forse non lo mettono in una posizione da manuale all'interno del Cda della società delle rete di trasmissione elettrica. Ma c'è anche chi dice che l'operazione Terna potrebbe essere per Corsico una via d'uscita, a dimostrazione di rapporti non proprio idilliaci oggi esistenti con Caltagirone, con voci che addirittura avevano ventilato un'imminente uscita dal gruppo dell'attuale capo delle relazioni esterne.

Stefano Saglia Stefano Saglia

Lobbisti d'assalto
E che dire di un altro consigliere "indipendente" indicato dalla Cassa Depositi per il Cda di Terna? Si tratta di Stefano Saglia, estrazione chiaramente politica, per anni responsabile energia di Alleanza Nazionale prima di approdare nel Pdl. Senza contare che dal 2009 al 2011 Saglia ha rivestito la carica di sottosegretario al ministero dello sviluppo economico, con deleghe sull'energia attribuitagli dall'allora ministro Claudio Scajola. Ma si dà il caso che Saglia oggi risulti anche componente del senior council di Strategic Advice, una società privata di lobby che ha reclutato nei suoi ranghi altri ex parlamentari come Andrea Lulli (Pd).

Andrea Peruzy Carlo Cerami e Bruno TabacciAndrea Peruzy Carlo Cerami e Bruno Tabacci Francesco Gaetano CaltagironeFrancesco Gaetano Caltagirone

Ancora, come consigliere indipendente di Terna la Cassa Depositi e Prestiti, presieduta da Franco Bassanini e guidata dall'ad Giovanni Gorno Tempini, ha indicato Carlo Cerami. Avvocato amministrativista con studio legale a Milano, a due passi da piazza san Babila, Cerami è un dalemiano di ferro, uomo di fiducia dell'ex premier nel capoluogo milanese, già responsabile della fondazione Italianieuropei proprio a Milano. Insomma, una Terna di lobbisti metterà piede nella società.

 

ALBERTO BRANDANI E FABRIZIO PALENZONAALBERTO BRANDANI E FABRIZIO PALENZONA Giovanni Gorno Tempini Vittorio Grilli Alessia FerruccioGiovanni Gorno Tempini Vittorio Grilli Alessia Ferruccio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO