1. LA TERZA REPUBBLICA PUÒ NASCERE DALL’ACCORDO TRA RENZIE E IL BANANA RELOADED 2. LA NOVITÀ È CHE IL BANANA NON VUOLE RIPRENDERSI GLI ALFANOIDI: LI VUOLE UMILIARE. I “TRADITORI” DEVONO TORNARE A CASA CON IL CAPPELLO IN MANO, CHIEDERE L’APPARENTAMENTO E POI PEDALARE TANTO PER LA SUA VITTORIA. SUA DI LUI 3. IL ROTTAM’ATTORE HA ANCORA UNA MINORANZA INTERNA BATTAGLIERA E CHE TENTA DI PUGNALARLO ALLE SPALLE. MA SA GIÀ COME SOSTITUIRLA: APRENDO LE PORTE DEL PD A NICHI VENDOLA, IMPOSSIBILITATO A CANDIDARSI DOPO LA TELEFONATA FAMOSA SULL’ILVA 4. SEL IN TAL MODO SI SALVA DALLE GHIGLIOTTINE DELLE SOGLIE DI SBARRAMENTO E MATTEUCCIO PUO’MANDARE IN PENSIONE D’ALEMA, BERSANI, CUPERLO E LA FINOCCHIARO 5. SI CHIAMA SENATO LA GRANDE INCOGNITA CHE PESA SULL’ACCORDO RENZIE-BANANA

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Francesco Bonazzi per Dagospia

VIGNETTA VINCINO DAL FOGLIO RENZI E BERLUSCONIVIGNETTA VINCINO DAL FOGLIO RENZI E BERLUSCONI

TERZA REPUBBLICA è quella che può nascere dall'accordo trovato ieri tra Renzie e il Banana Reloaded. Le alleanze, in politica, le fanno le leggi elettorali e non viceversa. L'accordo su un modello spagnolo con sbarramenti al 5-8% e premio di maggioranza al 15-20% (i numeri sono trattabili con gli altri partiti) rafforzerà Pd, Forza Italia e Cinque Stelle. Gli altri saranno costretti a coalizzarsi, ma dovranno portare voti veri, con il rischio di non eleggere nessun parlamentare se non superano lo sbarramento, pur magari risultando decisivi per la vittoria della coalizione.

RENZI E BERLUSCONI RENZI E BERLUSCONI

La riforma del Senato "a costo zero" (Camera delle autonomie) e un nuovo intervento sulla ripartizione dei poteri tra Stato centrale e amministrazioni locali manderà in soffitta il nostro federalismo all'amatriciana. Ma soprattutto, sarà spendibile dal Rottam'attore e dal suo nuovo amico Cainano come un taglio ai costi della politica, in modo da sfidare Grillomao sul suo terreno.

VIA COL VENTO RENZI E BERLUSCONIVIA COL VENTO RENZI E BERLUSCONI

CESPUGLI IN FUGA
La trattativa sulle soglie di sbarramento parte con la pistola alla tempia di questo accordo tra i due maggiori partiti e del disinteresse di Grillomao, proporzionalista per evidenti motivi di convenienza politica (prendere molti voti, provare a crescere ancora, ma stare sempre da soli). La novità è che il Banana non vuole riprendersi gli alfanoidi: li vuole umiliare. I "traditori" devono tornare a casa con il cappello in mano, chiedere l'apparentamento e poi pedalare tanto per la sua vittoria. Sua di Lui. In alternativa potrebbero associarsi con Sciolta Civica e provare a rifare il Grande Centro che non è mai riuscito a Casini. La Lega teoricamente non parte malissimo, perché il modello spagnolo premia i partiti forti localmente. Il suo problema è che perde consensi di mese in mese.

LANCIO DI UOVA PER BERLUSCONI AL NAZARENOLANCIO DI UOVA PER BERLUSCONI AL NAZARENO

MINORANZA A LA CARTE
La vera forza del progetto Renzie-Banana è che consente a entrambi di rafforzare la propria leadership assoluta nei rispettivi schieramenti, per poi giocarsela tra loro a viso aperto in un secondo momento. Il Rottam'attore ha ancora una minoranza interna battagliera e che tenta di pugnalarlo alle spalle, come si è visto nel maldestro tentativo di impedirgli di incontrare il condannato Silvio.

Ma sa già come sostituirla: aprendo le porte del Pd a Nichi Vendola, impossibilitato a candidarsi come front man dopo la telefonata famosa sull'Ilva. Sel in tal modo si salva dalle ghigliottine delle soglie di sbarramento e Matteuccio si fabbrica un "oppositore" leale e non vendicativo, mandando in pensione D'Alema, Bersani, Cuperlo e la Finocchiaro.

PROTESTE PER BERLUSCONI AL NAZARENOPROTESTE PER BERLUSCONI AL NAZARENO

IL RUOLO DI RE GIORGIO
La nascita della Terza Repubblica piace a Re Giorgio, con il quale Renzie ha molto parlato in questi giorni. Una legge elettorale maggioritaria e la riforma del Senato e del titolo V della Costituzione sono suoi antichi desideri. Se si realizzano, cambierà anche il suo bilancio da capo dello Stato. Re Giorgio chiede solo di procedere in modo non "violento" sulla legge elettorale, più che altro per non creare ingovernabilità e non far salire lo spread. Ecco perché il vero tutore di Alfano è il Colle.

Angelino Alfano Bruno Vespa Matteo RenziAngelino Alfano Bruno Vespa Matteo Renzi

SOTTOSEGRETARIO ANCORA PER UN ANNO
L'accordo a tre punte di ieri allunga la vita al governino di Mezze Intese guidato dal capo dello Stato e dal suo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Lettanipote. In questo senso, il fatto che ieri il Banana si sia portato al Nazareno Letta-zio è la miglior garanzia di tranquillità per Enricone. Non deve impicciarsi nelle grandi riforme, non deve fare l'avvocato di Alfanayev e ora può procedere liberamente al rimpasto di governo, facendo bene attenzione a non coinvolgere ufficialmente il segretario del suo partito. Se poi si gioca bene il semestre di presidenza europeo, sarà Renzi stesso ad aiutarlo ad avere ciò che realmente desidera per il proprio futuro: un incarico a Bruxelles.

senato ansasenato ansa

FAR WEST PALAZZO MADAMA
Si chiama Senato la grande incognita che pesa sull'accordo Renzie-Banana. In direzione Pd, i numeri del segretario sono schiaccianti e domani non ci sarà partita. Ma al Senato servono 161 voti e i due novelli Riformatori ne hanno solo 85 perché dei 108 senatori piddini soltanto 25, come calcola Lorenzo Fuccaro sul Corriere di oggi, sono renziani sicuri. Se poi si tiene conto del fatto che è proprio la Camera destinata a essere stravolta dalla Grande Riforma è facile intuire che ogni voto segreto rischia di trasformarsi in una battaglia campale.

berlusconi, santoroberlusconi, santoro

SOCIALMENTE UTILE?
Berlusca esce dall'angolo dopo cinque mesi orribili. Con tutta calma, il Tribunale di Milano sta decidendo sul suo affidamento in prova ai servizi sociali. Ma lui, da oggi, serve la collettività nei panni del Riformatore. Più che una sentenza, poterono i voti. La democrazia rappresentativa, del resto, pare funzioni così.

 

 

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