LA TESI DI ROMEO: MAZZETTE PER LEGITTIMA DIFESA – LO DICE NELLE INTERCETTAZIONI. TEMEVA L’AGGRESSIVITA’ DI UN CONCORRENTE (TALE BIGOTTI) NEGLI APPALTI CONSIP – “E’ SPONSORIZZATO DA VERDINI. E’ IL SUO SOCIO OCCULTO”

Condividi questo articolo


 

Anna Maria Greco per il Giornale

 

verdini-870811 verdini-870811

Se Alfredo Romeo cercava coperture al «livello politico più alto» per aggiudicarsi appalti Consip, a quanto risulta dall' ordinanza per l' arresto dell' imprenditore napoletano, era perché i concorrenti facevano lo stesso. Soprattutto il suo principale competitor, la società francese Cofely, prima in graduatoria per i più importanti lotti del mega appalto da 2,7 miliardi, che come sponsor aveva un personaggio di gran peso: Denis Verdini.

 

Marco Gasparri consip Marco Gasparri consip

Il nome del fondatore di Ala spunta dalle carte giudiziarie, in cui si ipotizza addirittura che fosse socio occulto dell' imprenditore Bigotti, che guidava l' affare d' oro. Il gip Gaspare Sturzo cita le confessioni ai pm del dirigente della Consip Marco Gasparri, a libro paga di Romeo.

 

ezio bigotti ezio bigotti

È lui a spiegare che le pressioni esercitate sulla centrale pubblica degli acquisti da Romeo erano frutto di una sua «ossessione», aveva paura di essere discriminato, di essere «vittima di un complotto all' interno di Consip, nel senso che riteneva che i vertici favorissero la società Cofely, capogruppo di un raggruppamento temporaneo di imprese di cui faceva parte anche una società riconducibile a tale Bigotti, imprenditore che, a suo dire, era legato all' onorevole Verdini». Insomma, riteneva che la sua fosse una «legittima difesa criminale», come scrive il gip.

ALFREDO ROMEO ALFREDO ROMEO

 

Anche da una conversazione tra Italo Bocchino, ex An poi consigliere di Romeo, e l' ex amministratore delegato di Consip Domenico Casalino, emerge come non solo la società dell' imprenditore napoletano ma «anche altre imprese si siano organizzate per aggredire la legalità e legittimità del procedimento pubblico amministrativo di assegnazione della gara Consip denominata FM4».

 

DOMENICO CASALINO DOMENICO CASALINO

Citando il rapporto dei carabinieri il gip riporta le frasi intercettate di Romeo, che appare furioso con Bigotti perché, «aggirando le norme», avrebbe partecipato alle gare con altre aziende, tutte competitor della sua. L' imprenditore confida a Bocchino di aver appreso da Gasparri che «Bigotti sarebbe in società ( probabilmente in modo occulto)....». Qui c' è un omissis sul nome, ma sembra di capire che si tratti di Verdini.

 

bocchino verdini bocchino verdini

Romeo è convinto che questa Cofely vince tutto il meglio, proprio perché ha alle spalle uno squalo come il senatore di Ala. Che in queste ore è in attesa della sentenza del processo per il crac nel 2012 del Credito Cooperativo Fiorentino, banca di cui è stato presidente dal 1990 al 2010. Per lui, i pm hanno chiesto una condanna a 11 anni.

 

Con altri 44 deve rispondere di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa e irregolarità nelle normative bancarie.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA DUCETTA HA UN GRILLO PER LA TESTA! – IL COSTANTE TRACOLLO DELLA LEGA, I CUI VOTI NON SI TRAVASANO IN FRATELLI D'ITALIA, POTREBBE INDEBOLIRE LA COALIZIONE DI GOVERNO FINO A CORRERE IL RISCHIO DI PERDERE PALAZZO CHIGI - COSI' L’ULTIMA SPERANZA PER LA DUCETTA È BEPPE-MAO: SE L'EX COMICO GENOVESE AZZERA CONTE E DISTRUGGE CIÒ CHE RESTA DEL M5S, L'OPPOSIZIONE DIVENTERRÀ IRRILEVANTE - SENZA M5S, IL PD DI SCHLEIN E AVS DI BONELLI&FRATOIANNI SONO DESTINATI A BUSCARLE (NEL 2025 SI VOTERA' PER LE REGIONALI IN VENETO, PUGLIA, CAMPANIA, TOSCANA, MARCHE E VALLE D'AOSTA) - SALVINI HA LE SPALLE AL MURO: HA IMPOSTO LUI IL NOME DI TESEI IN UMBRIA E HA PERSO. NEL 2025, DOPO IL SUO NO AL TERZO MANDATO PER ZAIA, LA MELONI GLI SFILERA' IL VENETO. A QUEL PUNTO, ZAIA LO ACCOMPAGNERA' AI GIARDINETTI?

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...