TESSERE O NON ESSERE? NEL PD SCOPPIA IL CASO ISCRITTI DOPO LE AMBIGUE DICHIARAZIONI DI CUFFARO CHE FA CAPIRE COME IL SUO PACCHETTO DI 2 MLN DI VOTI IN SICILIA STIA TRANSITANDO IN ORBITA RENZIANA - LA MINORANZA DEM ALL’ATTACCO, SPERANZA: “SI DIA UN SEGNALE FORTISSIMO O IL PD E’ MORTO” - - -

Il vicesegretario dem Guerini: “Nessuna differenza con il 2015 non ci sono state né fughe di iscritti, né tessere gonfiate” - Il segretario siciliano Raciti congela il tesseramento e promette un setaccio: “Bisogna allargare il partito, ma senza mischiare acqua e olio” - Bersani: “Non siamo un partito buono per tutti gli usi”... -

Condividi questo articolo


Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

IL SALUTO TRA RENZI E BERSANI IL SALUTO TRA RENZI E BERSANI


«Il conteggio del tesseramento del Pd del 2015 non si è ancora concluso, ma appare perfettamente in linea con quello dell’anno precedente: non ci sono state né fughe di iscritti, né crescite abnormi né tessere gonfiate».

 

Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd, rassicura sullo stato del partito e smentisce abbordaggi: «Non mi risultano invasioni di cuffariani o altro. Se c’è qualche caso isolato di anomalia da verificare, lo faremo, ma niente di più».

CUFFARO CUFFARO

 

E però scoppia l’ennesima battaglia campale tra maggioranza e minoranza, con accuse violentissime. Al centro, le ambigue dichiarazioni di Totò Cuffaro, che fa capire come il suo storico pacchetto di 2 milioni di voti stia transitando rapidamente nell’orbita del partito di Renzi. All’allarme, seguono gli strali della minoranza. 
 

Dopo le parole di Cuffaro, è intervenuto Fausto Raciti, segretario siciliano, in quota Giovani Turchi. Che ha congelato il tesseramento, promettendo una verifica, anzi «un setaccio». Iniziativa che ha fatto infuriare la dirigenza nazionale, per nulla convinta della necessità di lanciare un allarme così grave. Perché il «cuffarismo» ha contorni vaghi, ambigui. Raciti spiega che bisogna «allargare il partito, ma senza mischiare acqua e olio».

 

bersani renzi bersani renzi

E in effetti questa è una miscela incandescente per Pier Luigi Bersani, che dal Corriere aveva avvertito: «Se nel Pd entra certa gente, io non so più se ci voglio stare». E ancora: «Non siamo un partito buono per tutti gli usi. Quando Cuffaro dice che il Pd è un partito post Dc, insulta un po’ anche la Dc. La Dc ci teneva al suo profilo». 
 

È il «la» per la rivolta della minoranza. Roberto Speranza è ancora più duro: «Se non si dà un segnale fermissimo e rigorosissimo sulla vicenda Cuffaro, il Pd è morto». Il governatore toscano Enrico Rossi ricorda che Cuffaro è stato in carcere «per sette anni per affiancamento e supporto alla mafia». Per il martiniano Matteo Mauri «il Pd dev’essere una casa di vetro». Il ministro Andrea Orlando parla di «tesseramento congressuale, diverso da quello ordinario» e chiede verifiche scrupolose». 
 

roberto speranza e compagna roberto speranza e compagna

Ma c’è davvero questa infiltrazione dei cuffariani? Per i dirigenti no. Da Roma si ricorda la vicenda di Lino Leanza, già vicepresidente di Regione ai tempi di Cuffaro. I politici a lui vicini vennero riassorbiti dal Pd, «con una giusta operazione, benedetta da Raciti». Dove sta lo scandalo, insomma, se qualche cuffariano entra nel Pd? Lo dice, in maniera diversa, anche Davide Faraone: «Il Pd non è un club di iniziati. Bisogna aprire le porte per intercettare tutte le energie positive». 
 

 

Sbagliato, spiega l’anima dei renziani in Sicilia, «inseguire fantasmi del passato». Il problema, naturalmente, è sapere distinguere il grano dal loglio. Miguel Gotor, minoranza, è sarcastico: «Il Pd non è un club di iniziati ma neanche di affiliati». Guerini si dice realista: «So bene che c’è chi vuole salire sul carro, ma non mi risultano invasioni». Piuttosto, gli pare una polemica a uso interno: «Ogni tre mesi qualcuno protesta: una volta son pochi i tesserati, una volta sono troppi. Così si fa male al partito». 

SPERANZA SPERANZA

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO