LE ULTIME ORE DEL SENATORE BERLUSCONI - IL BANANA ARRINGHERÀ I FEDELISSIMI NEL POMERIGGIO, POI IL VOTO SULLA DECADENZA, QUINDI CALERÀ IL SIPARIO SULLA SECONDA REPUBBLICA

Fino al momento tragico e terribile in cui il Cainano si recherà in Questura per le foto segnaletiche e per le impronte digitali, sul pianeta berlusconiano calerà l’eclissi - Stasera niente “Porta a Porta”: summit ad Arcore con i figli sul futuro delle aziende di famiglia…

Condividi questo articolo


Ugo Magri per "La Stampa"

Gli è quasi scappata una lacrima, davanti ai suoi onorevoli, quando ha sospirato: «... e da domani qui alla Camera i commessi non mi faranno nemmeno più entrare».
Esagerato, perché in Parlamento come ospite il Cavaliere potrà affacciarsi senza problemi (compatibilmente, si capisce, con le pene da scontare).

BERLUSCONI VAN DAMME E PUTINBERLUSCONI VAN DAMME E PUTIN

Sempre più commosso, ha pure citato la profezia dell'amico Putin, ospitato la sera prima: «Se ti chiudono in carcere, mi ha detto Vladimir, dopo una settimana avrai un milione di persone in piazza, dopo due settimane mezzo milione e alla terza settimana non ci sarà nessuno...».

Berlusconi sa benissimo che da stasera su di lui calerà il sipario. O quantomeno crollerà l'interesse mediatico dal momento che tutto quanto sarà già accaduto: la scissione, la decadenza, la scelta di andare all'opposizione. Zero suspense, zero «tituli» sui giornali e nei tigì. Perfino le carte americane sono state calate sul tavolo, che altro potrà succedere?

Fino al momento tragico e terribile in cui Silvio si recherà in Questura per le foto segnaletiche e per le impronte digitali, sul pianeta berlusconiano calerà l'eclissi. Ragion per cui l'ex-premier cercherà oggi di sfruttare al massimo l'ultima grande finestra di attenzione collettiva prima dell'«effetto noia».

VLADIMIR PUTIN ALLA FESTA PER IL SUO GIURAMENTO DA PRESIDENTE APPLAUDITO DA SILVIO BERLUSCONIVLADIMIR PUTIN ALLA FESTA PER IL SUO GIURAMENTO DA PRESIDENTE APPLAUDITO DA SILVIO BERLUSCONI

Monterà sul palco allestito davanti a Palazzo Grazioli, e da lì nel primo pomeriggio arringherà la sua gente (l'organizzatore Verdini prevede 25-30 mila persone, soprattutto da Puglia e Campania). A sera, proprio mentre in Senato si consumerà il suo fato, il Cavaliere non sarà in Aula a incassare gli sberleffi grillini, e neanche davanti alle telecamere di Vespa (sarà ad Arcore per un summit con i figli sul futuro delle aziende di famiglia).

La piazza sarà sufficiente a rovesciare un fiume di parole, un'overdose di dichiarazioni. Ieri s'è concesso al riguardo un raro lampo di auto-ironia, quando ha detto a un po' di gente adunata intorno a lui: «Non vorrei che finisse come nella famosa barzelletta: me ne hanno date tante, però quante gliene ho dette!».

Ce ne sarà per tutti: magistrati, comunisti, governo, Corte costituzionale, Presidenza della Repubblica... L'intero repertorio polemico di queste settimane verrà passato in rassegna. L'unico nodo che a notte fonda Berlusconi ancora non aveva sciolto concerne, secondo quanto riferiscono fonti a lui molto vicine, l'atteggiamento da tenere nei confronti di Alfano & C.

Palazzo GrazioliPalazzo Grazioli

In quanto forte è la pressione dei cosiddetti «falchi» per chiudere la partita nei confronti dei fuoriusciti. Per scavare un solco incolmabile, basterebbe che nel comizio pomeridiano Berlusconi pronunciasse una parola, una soltanto: «Traditori». Lui stesso, a quanto pare, avrebbe una voglia matta di saldare i conti con Angelino, e di chiuderli una volta per sempre.

Vede lievitare il Nuovo centrodestra nei sondaggi, compresi quelli di Datamedia che costantemente lo aggiornano; inoltre gli segnalano una costante emorragia di quadri e dirigenti locali verso il «futuro», quello incarnato da Alfano. Dunque il Cavaliere pensa che, forse, non sarebbe una cattiva idea stroncare sul nascere la concorrenza dei «cugini» (come li chiama lui). «Non appena dirò pubblicamente ciò che penso di loro», è il ragionamento confidato a svariati interlocutori, «faranno la stessa triste fine di Fli».

Silvio Berlusconi famigliaSilvio Berlusconi famiglia

Se fino a questo momento si è trattenuto, ciò non ha nulla a che vedere con l'affetto per l'ex-figlioccio o per gli antichi compagni di tante battaglie. Semplicemente, Berlusconi sa che per vincere contro Renzi, casomai si tornasse a votare, il Nuovo centrodestra gli farebbe comodo assai.

ALFANO VESPA RENZI FOTO LAPRESSEALFANO VESPA RENZI FOTO LAPRESSE

Di più: senza i voti (pochi o tanti) di Alfano, Forza Italia sarebbe sconfitta prima ancora di scendere in campo. Pur di bastonare i «ribelli», insomma, e di assecondare i più estremisti tra i suoi ultrà, il Cavaliere dovrebbe fare un gigantesco regalo politico a Renzi. Il quale, a onor del vero, non sembra averne bisogno. A chi darà retta, Silvio: alla testa o alla «pancia»? Verso le 15, dietro Piazza Venezia, arriverà la risposta.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO