IL VATICANO NON CI STA - LA SANTA SEDE NON HA SPESATO MANUELA ORLANDI FINO AL 1997, “UN’ACCUSA FALSA E RIDICOLA” - CARDINALE RE: "MAI VISTO QUEL CONTEGGIO SPESE". ED INSISTE: DIETRO LA SCOMPARSA DI MANUELA UN SERVIZIO SEGRETO CHE VOLEVA FARE PRESSIONI SU AGCA…

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Paolo Rodari per La Repubblica

 

EMANUELA ORLANDI EMANUELA ORLANDI

La Santa Sede definisce "falsa e ridicola" la documentazione su eventuali spese per oltre 483 milioni di lire affrontate per "l'allontanamento" di Emanuela Orlandi, risalente al 1998 e riferita all'arco di tempo compreso fra il 1983 e il 1997. La presa di posizione è stata espressa dal direttore della Sala stamba, Greg Burke.

 

sua eminenza cardinale re saluta emanuele filiberto (3) sua eminenza cardinale re saluta emanuele filiberto (3)

"Non ho mai visto quel documento pubblicato da Fittipaldi, non ho mai ricevuto alcuna rendicontazione", aveva già affermato in mattinata a Stanze Vaticane, il blog di Tgcom24, il cardinale Giovanni Battista Re, porporato che risulta tra i destinatari del documento, pubblicato da Repubblica.it e dal Corriere della Sera. Il cardinale, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, all'epoca era Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

giuseppe consolo il cardinale giovanni battista re e gianni alemanno (3) giuseppe consolo il cardinale giovanni battista re e gianni alemanno (3)

 

Ai tempi della scomparsa di Emanuela Orlandi, Re era assessore agli affari generali e quindi "numero tre" della Terza loggia. Non era insomma uno qualunque. Sulla vicenda della Orlandi è lui il porporato sulla carta fra i più informati.

 

GREG BURKE FOTO GREG BURKE FOTO

Già lo scorso 20 giugno Re parlò della vicenda per dire che "la Segreteria di Stato non aveva proprio niente da nascondere". "Anzi - continuò il cardinale -, avrebbe desiderato rendere pubblico qualsiasi elemento, solo che non avevamo nulla di concreto".

ALI AGCA ALI AGCA

 

E ancora: "Non sono mai riuscito ad avere in mano nessun riscontro, è solo una mia intuizione. Però, ripensando a quei giorni, mi sono convinto che dietro la scomparsa ci fosse un servizio segreto interessato a mandare messaggi ad Ali Agca, perché non dicesse la verità. Aveva cominciato a parlare e poi ha ritirato tutto".

FITTIPALDI FITTIPALDI

 

 

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