Gianfranco Ferroni per “il Tempo"
Conte prepara una fondazione per non mollare Palazzo Chigi
Dalle parti di Giuseppe Conte deve esserci qualcuno molto dotato, quanto a fantasia. E appassionato delle fondazioni.
Si, perché qualcuno sta facendo girare la voce che presto il governo si regalerà una fondazione, per le prossime festività natalizie.
GIUSEPPE CONTE SI DISINFETTA LE MANI
Non sono bastate le polemiche nate in merito alla istituzionalizzazione di una nuova veste per la cybersicurezza, adesso c’è qualcuno che vuole ancora di più spingere l’acceleratore sull’argomento, con una “Fondazione Palazzo Chigi”.
Il precedente c’è, quello della fallimentare “Fondazione della Camera dei deputati”, che era nata con “lo scopo di realizzare una ampia conoscenza e divulgazione dell'attività della Camera medesima, di promuoverne l'immagine, di favorire e sviluppare il rapporto tra i cittadini e l'Istituzione parlamentare”, oltre a “promuovere convegni, seminari, mostre e premi su temi di interesse della Camera dei deputati, istituire collaborazioni e stipulare convenzioni con istituti universitari e di ricerca, culturali, italiani ed esteri, nonché con enti ed istituzioni operanti nel settore attinente all'attività della Fondazione”, eccetera eccetera.
Cosa c’era di interessante in quel progetto, estinto senza rimpianti, che a qualche “contiano” piace tanto? Che il presidente, di diritto, era l’ex numero uno della Camera. Parlando di Palazzo Chigi, così, Conte potrebbe rimanere a piazza Colonna come presidente della fondazione dedicata all’omonimo palazzo. Si, in giro c’è davvero qualche genio. Che ama molto le poltrone.
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Tridico è per la patrimoniale
Tra i grillini è scattato il panico, per colpa dell’annuncio di una possibile patrimoniale. Allora è bene ascoltare cosa è stato detto dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Alla domanda “da economista, sarebbe favorevole ad una patrimoniale?“ lo sventurato ha risposto cosi: “Io credo che un sistema fiscale più equo sia necessario, sì”.
Tridico lo ha detto in un’intervista di Aldo Cazzullo e Annalisa Bruchi a Restart su Rai2. Non c’è che dire, il numero uno dell’Inps quando si concede alla stampa scivola sempre su una buccia di banana. È anche vero che, in questo caso, gli intervistatori erano di valore.
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Giovedì sera tutti da Baglioni
Dopodomani, giovedi, alle ore 21, tutti con Claudio Baglioni, che presenterà in anteprima il suo nuovo album “In questa storia che è la mia” per il pubblico di Rai Radio2, in diretta dalla sala A di via Asiago. Anche in videostreaming su Rai Play e in differita su Rai Italia. Sarà una serata speciale condotta da Malcom Pagani, che ripercorrerà insieme all'artista i momenti della composizione e della realizzazione dell’album. I fan di Claudio sono avvisati.
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Cortina, Ghedina spera ancora nel turismo
Il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina teme la chiusura degli impianti dedicati agli amanti della neve: “E' un Natale sicuramente diverso, ma noi viviamo di turismo, di economia legata allo sci. Non vogliamo farci trovare impreparati. Abbiamo imparato, purtroppo, a navigare a vista.
Ci stiamo preparando comunque al meglio. Bisogna essere flessibili, riuscire a reagire anche all'ultimo momento, verificare se ci sono opportunità. Non è facile, sia per l'organizzazione dell stagione invernale entrante, sia per gli eventi e le manifestazioni sportive che ospiteremo già dalle prossime settimane".
Per Ghedina, “la stagione invernale è molto lunga, ma c'è la consapevolezza che il Natale incide molto, circa il 35% del fatturato viene fatto in questo periodo. Per questo siamo preoccupati degli accadimenti, e delle decisioni, qualche volta difficilmente comprensibili, che potrebbe prendere il governo".
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Ponte Morandi, fine perizia mai
È davvero una storia lunghissima. È slittata ancora la consegna della perizia sulle cause del crollo del ponte Morandi, il viadotto collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. Il deposito del documento, previsto per la giornata di ieri, è atteso ora entro il 21 dicembre.
le carcasse delle auto sotto il ponte morandi
Per i tre periti, “purtroppo l'emergenza Covid non ci consente di lavorare in presenza con gli ausiliari, e le suddette attività, che richiedono un confronto continuo, sono svolte con notevole difficoltà, richiedendo tempi più lunghi rispetto a quanto preventivato". Le udienze del secondo incidente probatorio per la discussione sono in programma dal primo febbraio. La perizia dovrà stabilire le cause che hanno determinato il crollo del ponte. Lo scorso anno si era concluso il primo incidente probatorio che fotografava lo stato del viadotto nel momento della tragedia. Dalla relazione erano emersi cavi corrosi ma anche difetti di realizzazione rispetto al progetto originario. Si tratta del sesto slittamento del termine della relazione attesa già un anno fa.
una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak ruspe al lavoro per spezzare i blocchi del ponte morandi soccorsi dopo il crollo del ponte morandi