Estratto dell’articolo di A.Oss. per "la Repubblica"
Gabriele Visco collabora e torna in libertà. L’ex manager di Invitalia parla e molti imprenditori tremano. È importante quanto accaduto ieri, quando il giudice Maria Gaspari ha revocato ogni misura cautelare applicata a Visco lo scorso 29 gennaio, quando il cinquantaduenne è finito ai domiciliari perché accusato di traffico di influenze e corruzione.
È rilevante perché il figlio di Vincenzo Visco, ex ministro dell’economia ai tempi dei governi Prodi e D’Alema, ha iniziato a parlare. E non ha rivelato solo mondo di favori, relazioni, promesse e millanterie […]. Visco infatti non avrebbe confermato solo le accuse sul suo conto, i soldi presi, i «pacchi di pasta», come li chiama lui.
Avrebbe anche aiutato a chiarire nuovi spunti investigativi che gli sono stati indicati dai pm di Roma, gli stessi che hanno scoperto i due fronti sui quali agiva il manager. Da un lato prometteva utilità e dall’altro chiedeva un supporto per avanzare di carriera. Gli amici, gli imprenditori, si impegnavano per lui, per assicurarsi quell’uomo giusto nel posto giusto: contattavano ministri, sottosegretari o ambienti ecclesiastici.
E poi pagavano per avere informazioni, per vincere i bandi di Invitalia che riguardavano il dissesto idrogeologico. Visco ha raccontato tutto […]. Per questo adesso sono in molti a tremare, mentre lui, Visco, è libero. […]
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