UNA VOLTA IL PIL TIRAVA PIU' DI UN CARRO DI BUOI. E ORA? TRACOLLA! - IL GOVERNO AGGIORNA LE PREVISIONI DI FINANZA PUBBLICA: PRODOTTO INTERNO LORDO A -9% - IL DOCUMENTO SARÀ IN PARLAMENTO IL 27 SETTEMBRE INSIEME AL PIANO CON I PROGETTI PER IL RECOVERY FUND - A GIUGNO BALZO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DELL'8% MA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO IL CALO RESTA PESANTE: -14%...

-

Condividi questo articolo


Michele Di Branco per “il Messaggero”

 

Gualtieri Conte Gualtieri Conte

Ancora un mese. E poi la Nota di aggiornamento al Def sarà presentata alle Camere. Attraverso questo documento, che il governo renderà noto il 27 settembre per poi trasmetterlo entro metà ottobre a Bruxelles, il tandem Palazzo Chigi-Tesoro aggiornerà le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def messo nero su bianco a fine aprile scorso. Il documento, inoltre, conterrà anche l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, tenendo conto anche delle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni Ue competenti nelle materia relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.

 

Entro settembre, insieme alla Nadef, verrà presentato un piano specifico italiano nell'ambito del Recovery Fund, come annunciato dal premier Conte alcune settimane fa. In queste ore, al ministero dell'Economia, i tecnici stanno elaborando gli scenari di finanza pubblica dell'Italia e, secondo quanto filtra da Via XX Settembre, l'esecutivo appare rassegnato a correggere al ribasso le previsioni di crescita del Paese.

 

conte gualtieri conte gualtieri

O, per dirla meglio visto che la crescita non c'è, ci si prepara a indicare un crollo del Pil ancora più marcato di quanto previsto appena 4 mesi fa, in pieno lockdown. Occorre infatti ricordare che la flessione del Pil, il 24 aprile scorso, era stata fissata all'8%, con una perdita nominale di oltre 126 miliardi, uno sforamento del deficit al 10,4% e un debito pubblico proiettato al 155,7% nel 2020 per poi ridursi al 152,7 per cento nel 2021. Ebbene, spiegano fonti alle prese con il delicato dossier, «è praticamente certo che il nuovo dato del Pil sarà retrocesso dall'8 al 9% con conseguente aggravamento del deficit».

 

IL RITOCCO

corte dei conti1 corte dei conti1

 In pratica, il governo ritoccherà di un punto, in terreno negativo, il dato che riguarda la crescita formulando una previsione simile a quella espressa un mese fa dalla Corte dei Conti. «Alla marcata contrazione del prodotto interno lordo della prima metà dell'anno (particolarmente forte nel secondo trimestre), seguirà un apprezzabile recupero» avevano osservato i magistrati contabili.

 

Tuttavia, aggiungevano i togati della Corte «anche se i dati più recenti non escludono l'ipotesi di un rimbalzo sensibile, restano al momento elevate le probabilità che la Nadef dovrà prevedere un aggiustamento peggiorativo delle principali grandezze, con una ulteriore riduzione della crescita nominale del Pil, probabilmente superiore a un punto percentuale».

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes giuseppe conte roberto gualtieri mes

D'altronde il Covid, il cigno nero' della crisi epidemica, si è abbattuto sull'economia italiana arrestando la già fragile ripresa che avrebbe consentito di raggiungere la previsione di crescita annua dello 0,6% formulata nella Nadef di settembre 2019. La perdita di prodotto sarà recuperata solo in parte il prossimo anno quando la crescita si fermerà al 4,7%, nel caso in cui non si verifichi una nuova ondata di contagi. Peraltro a giugno, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, la produzione industriale è risultata in crescita dell'8,2% rispetto a maggio, restando però in calo del 13,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. E se si considera il dato trimestrale, il dato è in flessione del 17,5% rispetto ai tre mesi precedenti.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…