VOTE-RAI: OGGI LA VIGILANZA ELEGGE I CONSIGLIERI POLITICI – IL PDL RICONFERMA VERRO E PILATI – EX AN IN SUBBUGLIO: IACOPINO O ROSITANI? – IN CORSA ANCHE LUISA TODINI – PIERFURBY CONFERMA DE LAURENTIIS – PER IL PD E’ FATTA PER GHERARDO COLOMBO E BENEDETTA TOBAGI – PER IL DOPO-MACCARI AL TG1 IL FAVORITO E’ MASSIMO FRANCO – RAIFICTION: OPUS LEI POST DEL NOCE? – RAI2 ANCORA IN CRISI DOPO LA RINUNCIA A ‘X FACTOR’

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Goffredo De Marchis per "la Repubblica"

antonio verroantonio verroguglielmo Rositaniguglielmo Rositani


Alla Rai arrivano i tecnici, anche se oggi la commissione di Vigilanza voterà i consiglieri politici e delle associazioni. Ma l'elezione dei sette consiglieri scelti dai partiti è solo il primo passo per il via libera al presidente Anna Maria Tarantola, al direttore generale Luigi Gubitosi e al consigliere del Tesoro Marco Pinto. Tutti nomi indicati da Mario Monti e che nelle intenzioni devono allentare la presa delle forze politiche da Viale Mazzini. Il Pdl e la Lega hanno sciolto la loro riserva e stasera parteciperanno alla riunione della commissione. Il Carroccio non farà nomi ma darà una mano ai berlusconiani.

Il Pdl ha due soli candidati sicuri: Antonio Verro, consigliere uscente ed ex deputato di Forza Italia e Antonio Pilati, già membro dell'Agcom, uno degli autori della legge Gasparri. Oggi pomeriggio Silvio Berlusconi ha convocato lo stato maggiore del partito per sciogliere gli ultimi due nodi. Per l'area ex An sono in corsa il presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino e Guglielmo Rositani, consigliere anche nell'attuale Cda. In pole position c'è il numero uno dell'Ordine, ma Rositani sta difendendo il suo posto con i denti.

PIER FERDINANDO CASINIPIER FERDINANDO CASINI LUISA TODINILUISA TODINI

Non ci sta a finire nello spoil system mentre altri suoi colleghi rimangono in sella. L'altra poltrona sembra riservata a Enrico Pazzali, oggi amministratore delegato della Fiera di Milano. Ma dalle parti del centrodestra si sono accorti che nella rosa manca una donna. E all'ultimo è spuntata la concorrenza fortissima di Luisa Todini, imprenditrice ed ex europarlamentare azzurra. L'ultima parola tocca al Cavaliere, che intanto ha avuto garanzie sulla conferma di un buon numero di direttori fedeli.

Sergio Zavoli mette in guardia il Pdl, ancora scottato dalla precedente votazione andata a vuoto per lo strappo dei berlusconiani. «La Rai - dice il presidente della Vigilanza - non può vivere nell'incertezza. Vanno scongiurati scenari altrimenti destinati a screditare, chissà a quali costi, il Servizio pubblico ».

enzo iacopinoenzo iacopino

Ma Zavoli ha avuto l'impegno di Alfano e Berlusconi. L'Udc è già pronto alla conferma di Rodolfo de Laurentiis, il Pd ha accolto le indicazioni della società civile e voterà Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo. L'assemblea degli azionisti Rai ratificherà le nomine del cda domani. Dopo di che la commissione va riconvocata a brevissimo per l'elezione del presidente Tarantola. Comincerà così una nuova stagione a Viale Mazzini.

SERGIO ZAVOLI - Copyright PizziSERGIO ZAVOLI - Copyright Pizzi

Il profilo dei neo presidente e direttore generale lascia pensare che il vertice si occuperà innanzitutto di piano industriale e del contenimento dei costi. È urgente una manovra aggiuntiva per colpa della raccolta pubblicitaria (meno 100 milioni sulle previsioni). Il Cda si occuperà più avanti delle caselle di Tg e reti. È in ballo soprattutto il Tg1 mentre gli altri direttori supereranno la scadenza del voto del 2013. Alberto Maccari, che guida l'ammiraglia informativa, è già pensionato e ha un contratto che scade a dicembre. Verrà sostituito probabilmente in autunno.

BERLUSCONI E ALFANOBERLUSCONI E ALFANO

A oggi crescono le quotazioni dell'editorialista del Corriere Massimo Franco. Il direttore di Raifiction Fabrizio del Noce va in pensione a gennaio. Su quella poltrona ha messo gli occhi il direttore generale uscente Lorenza Lei. Resta in bilico il direttore di Raidue Pasquale D'Alessandro. Quella rete non si mai ripresa dalla rinuncia a X Factor e viaggia su medie di ascolti insufficienti.

 

 

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