Lina Palmerini per “il Sole 24 Ore”
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA
Non è ancora cominciato l'iter della legge di bilancio che i partiti si muovono già sul prossimo appuntamento elettorale. E c'è chi si muove per affrettare i tempi. Salvini per esempio.
Ieri, in una giornata molto triste segnata dai funerali di Stato per Roberto Maroni, il leader leghista ha riunito il consiglio federale del partito proponendo l'election day per le regionali di Lazio e Lombardia il 12 febbraio.
In pratica, appena una settimana dopo la finestra temporale che si apre per andare al voto e che si chiude i primi di maggio. Non c'è dubbio che è una spinta ad accelerare i tempi ma la domanda è il motivo di tanta fretta.
È vero che in quelle stesse settimane il Pd sarà alle battute finali del congresso per l'elezione del nuovo segretario, dunque, sarebbe come fare una corsa in cui l'altro zoppica ma i Dem non hanno mai vinto e non sono mai stati una minaccia. Probabilmente non lo saranno nemmeno se riusciranno a fare un accordo con i 5 Stelle, come filtrava ieri dalle ultime riunioni tra i rispettivi partiti.
luca zaia matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana
Più convincente è la preoccupazione di dover gareggiare con Letizia Moratti e dunque si accelera per non concedere tempo alla campagna elettorale della candidata di Calenda. Anche se nei sondaggi parte indietro, tuttavia, è in grado di rubare voti in quel campo di destra e impoverirlo. Perfino nel Carroccio lo ammettono a mezza bocca.
Dalle parti di Fontana sono convinti che lui ce la farà e che, tuttavia, il problema resta il partito. Si teme, cioè, un'altra batosta dopo il 25 settembre, con il partito della Meloni che supera sia Salvini che Berlusconi e finisce per governare di fatto la Regione comprimendo la gestione leghista.
matteo salvini e attilio fontana
A quel punto diventerebbe concreta la prospettiva che FdI cominci a chiedere di mettere i "suoi" candidati anche in quelle Regioni finora dominate dal Carroccio. Basta chiedere a chi sta in Piemonte - dove Fratelli d'Italia ha una robusta rappresentanza anche parlamentare - in Veneto, Friuli o Trentino dove già si mette in conto un riequilibrio dei rapporti di forza che da Roma si estenderebbe in quella che una volta era la Padania.
C'è poi un'altra ragione di preoccupazione, forse la principale. Chi è più accorto racconta dei timori che si respirano al ministero dell'Economia (ma pure a Palazzo Chigi) dove prevedono che a marzo finiranno i soldi per le misure sul caro-energia mentre l'economia rallenterà. E in una Regione come la Lombardia, ad alta densità di imprese, non sarebbe la spinta elettorale giusta. Soprattutto se gli avversari avessero più tempo per fare campagna. Meglio anticipare a febbraio.
MATTEO SALVINI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI ATTILIO FONTANA GIANMARCO SENNA MATTEO SALVINI