Valentina Errante per “il Messaggero”
La decisione è prevista per mercoledì. E probabilmente senza l' unanimità. Perché, almeno finora, sulla nomina del procuratore di Roma non c' è un accordo. Il plenum del Csm dovrà scegliere uno dei tre candidati individuati dalla commissione incarichi direttivi: il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, il capo dei pm di Palermo, Francesco Lo Voi, e Michele Prestipino, l' aggiunto della Capitale che, dallo scorso maggio, quando è andato in pensione Giuseppe Pignatone, coordina i sostituti della procura più grande d' Italia.
La spaccatura è profonda, la commissione non è riuscita a trovare la convergenza su un nome unico da portare al voto finale, nonostante si tratti di un incarico molto delicato. Non solo per le dimensioni e l' importanza dell' ufficio, ma anche perché proprio da questa nomina, la scorsa primavera, ha avuto origine la bufera che ha travolto la magistratura e il Csm, con l' inchiesta di Perugia che ha rivelato i contatti tra magistrati e politici per gestire una sorta di mercato degli incarichi.
intervento di francesco lo voi
In commissione Lo Voi ha incassato i voti del laico di Forza Italia, Michele Cerabona, e della togata di Magistratura indipendente, Loredana Micciché.
Per Creazzo si è espresso soltanto il togato di Unicost Marco Mancinetti e a favore del reggente di Roma, Michele Prestipino, il consigliere di Autonomia&Indipendenza Piercamillo Davigo. Due gli astenuti: il presidente della commissione, il togato di Area Mario Suriano, e il laico in quota M5S Alberto Maria Benedetti.
LO SCENARIO
Allo stato è difficile prevedere l' esito del voto del 4 marzo. Al plenum, gli equilibri sono molto diversi da quelli della commissione. Mercoledì, se nessuno dei tre candidati farà un passo indietro, e quindi non si raggiungerà alla prima votazione la maggioranza assoluta, si procederà al ballottaggio tra i due aspiranti più votati. E determinanti potrebbero essere i consiglieri laici: solo uno di loro, Michele Cerabona (Forza Italia), si è già espresso in Commissione a favore di Lo Voi, mentre gli altri sei (escludendo il vice presidente del Csm che solitamente non vota) non avrebbero ancora manifestato il loro orientamento.
In base alle attuali intese, il nuovo Consiglio, rinnovato negli equilibri dopo le dimissioni dei togati travolti dallo scandalo, vede cinque consiglieri di Area e altrettanti di Autonomia&Indipendenza.
michele prestipino e giuseppe pignatone (1)
Le due correnti che sostengono Prestipino. Anche se Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo sarebbero orientati per votare Creazzo. Sono invece tre i componenti di Magistratura Indipendente, che sostengono Lo Voi, e altrettanti di Unicost. Decisiva la scelta dei laici dei Cinquestelle, che sono tre. Resta il nodo dei possibili ricorsi dopo la nomina, un rischio che potrebbe condizionare la decisione del plenum.