Da gianlucadimarzio.com
"Mi dispiace, perché non ero soddisfatto delle sue ultime prestazioni. Anche se per lui non è facile entrare a partita in corso. Oggi ho provato a farlo giocare dal primo minuto lasciando fuori Giacomo, ma sapevo che Raspadori quando entra fa sempre bene.
Lui con la testa ora non sa neanche dove si trova, magari queste chiacchiere su di lui da luglio probabilmente non riesce a tenerle fuori e magari le riporta nelle prestazioni. E’ un ottimo ragazzo e un gran giocatore, lo conosciamo tutti per le qualità che ha. Peccato, perché oggi avrebbe potuto fare la differenza nel primo tempo, ma non ci riuscito”, così l'allenatore neroverde a DAZN.
BOGA
Claudio Savelli per “Libero quotidiano”
L'Atalanta si muove sul mercato come si muovevano le grandi qualche anno fa. Ovvero, acquistando i migliori giocatori delle medio-piccole, pagandoli il giusto e subito, senza inventarsi formule stravaganti per dilazionare i versamenti.
È accaduto in estate con Juan Musso, 27enne portiere argentino per cui l'Udinese ha chiesto e ottenuto 20 milioni sull'unghia, pochi per il miglior estremo difensore del campionato, e accade ora con Jeremie Boga, ala 24enne scoperta e lanciata da De Zerbi al Sassuolo: Carnevali ha fatto il prezzo, 22 milioni più bonus, e li ha ottenuti da una Dea alla ricerca delle bollicine che Ilicic (33 anni, in scadenza e destinato a salutare a fine stagione) non stappa più.
IL GIUSTO RINFORZO
Forse il finale di andata in calando dell'Atalanta ha spinto Gasperini a chiedere rinforzi offensivi e la società si è convinta all'investimento pesante. Un investimento che, visto lo status di "giocatore in scadenza" di Boga, non è affatto leggero: a fine stagione, infatti, avrebbe potuto ingaggiarlo a costo zero. Ma per anticipare la concorrenza, l'Atalanta ha riempito la valigetta: così fan le grandi, anche se a caro prezzo. Il costo infatti non è giustificato dal contratto di Boga né dal suo rendimento recente, viziato dal contratto stesso.
A Dionisi, tecnico del Sassuolo, è stato chiesto di preferire giocatori di proprietà con contratti lunghi quali Scamacca e Raspadori (dirottato sulla sinistra ha rimpiazzato proprio Boga), dopo aver incassato il due di picche dal francese naturalizzato ivoriano: non a caso, prima di Sassuolo-Bologna (dove è stato sostituito all'intervallo), Boga non giocava titolare dalla sfida con l'Inter del 2 ottobre scorso, quando le trattative per il rinnovo erano ancora vive. Su 12 presenze ha collezionato la miseria di 3 assist e nessun gol, contro le 4 reti (più due assist) dell'anno scorso e le 11 (più 4 assist) di quello precedente.
AFFARI COMPLICATI
Jérémie Boga è nato a Marsiglia, in Francia, da genitori ivoriani. Si è trasferito in Inghilterra nel 2009, all'età di 12 anni. Il 24enne costa all'Atalanta 22 milioni di euro. Non sarà immediatamente disponibile alla ripresa del campionato, in quanto convocato dalla sua Nazionale per la Coppa d'Africa in Camerun a partire dal 9 gennaio: per Boga la fase a gironi (Costa d'Avorio nel Gruppo E con Algeria, Sierra Leone e Guinea Equatoriale) si conclude il 20, la finale è il 6 febbraio.
UN'ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA.
Quello dell'Atalanta è quindi un annuncio al campionato e, forse, soprattutto a se stessa: può ambire allo scudetto. Anzi, deve farlo. Perché è l'unica grande che compra chi vuole e quando vuole, peraltro giocatori che piacevano ad altre concorrenti: su Musso infatti c'era da tempo l'Inter, su Boga invece era serrata da anni la corte del Napoli.
Non fosse per la Coppa d'Africa, per cui l'ala ivoriana è stata convocata (dal 9 al 20 gennaio i gironi ma se la Costa d'Avorio arriva in fondo sarà indisponibile fino al 6 febbraio), sarebbe un acquisto per assaltare subito lo scudetto, considerando che l'Inter è lontana 8 punti e l'Atalanta ha appena chiuso a 38 punti il girone d'andata migliore della sua storia.
E nel ritorno, ormai da anni, prende il volo: stavolta potrà farlo con Boga, un'ala in più. E che ala. Nessun'altra grande italiana in questo momento può permettersi acquisti di questo tipo. Non dall'Italia, bottega alimentata soprattutto dal Sassuolo, quindi cara. Non a caso gli unici acquisti recenti in contanti delle grandi arrivano dall'estero: il riscatto di Tomori dal Chelsea al Milan (28 milioni), Dumfries dal Psv all'Inter (15 milioni bonus compresi), Abraham dal Chelsea alla Roma (40 milioni pagabili a rate), mentre il Napoli ha strappato Anguissa in prestito al Fulham e la Juventus ha dovuto convincere il Sassuolo al finto prestito di Locatelli (25 più 12,5 di bonus con pagamento posticipato al 2022/23),
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