Gianluca Oddenino per la Stampa - Estratti
Un supplemento di analisi dei conti ha spinto il Consiglio d'amministrazione della Juventus a far slittare di due settimane l'attesa approvazione del bilancio 2022/2023, spostando di conseguenza anche l'assemblea degli azionisti verso fine novembre.
Per i tifosi bianconeri può sembrare un déjà vu, dato che proprio un anno fa iniziarono le turbolenze societarie con un bilancio approvato negli ultimi giorni di dicembre dopo le dimissioni di Andrea Agnelli e di tutti i consiglieri, ma ora il quadro è completamente diverso. Il club spiega che la decisione di ieri è stata presa per «questioni tecniche», anche perché questo è il primo bilancio annuale della nuova dirigenza e nulla è stato lasciato al caso per fare le cose nel modo migliore.
Dunque il Cda presieduto da Gianluca Ferrero si ritroverà nella sede della Continassa tra il 2 e 6 ottobre «per l'approvazione, inter alia, del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 30 giugno 2023», ma i dati principali sono già stati comunicati a Exor, che controlla il club bianconero con il 63,8% delle azioni, e sostanzialmente si registra una perdita di 110 milioni di euro.
Il passivo è ancora pesante e risente del flop Champions dello scorso anno, quando la Juve uscì subito ai gironi, ma rispetto all'esercizio 2021/2022 il "rosso" è stata dimezzato dopo aver toccato -239 milioni.
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maurizio scanavino MAURIZIO SCANAVINO E JOHN ELKANN maurizio scanavino agnelli allegri elkann