BUFERA IN POLONIA PER IL BODYGUARD ASSUNTO DALLA FEDERCALCIO POLACCA PER PROTEGGERE ROBERT LEWANDOWSKI: L'UOMO È SOTTO PROCESSO PER AVER FATTO PARTE DI UN GRUPPO NEONAZISTA - LA GUARDIA DEL CORPO, SOPRANNOMINATO "GRUCHA" FACEVA PARTE DI UNA BANDA DI 50 PERSONE CHE SI OCCUPAVA DI RISSE E RAPIMENTI, GUADAGNANDO SOLDI CON LA PROSTITUZIONE E PROMUOVENDO IL FASCISMO - "GRUCHA" È STATO ANCHE IL LEADER DEGLI SKINHEAD DI BIALYSTOK E NELLA SUA CASA LA POLIZIA HA TROVATO…

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robert lewandowski e il bodyguard grucha robert lewandowski e il bodyguard grucha

(ANSA) - Dominik G., detto 'Grucha', assunto nello scorso marzo dalla Federcalcio polacca come guardia del corpo di Robert Lewandowski per i raduni e le gare della nazionale polacca, è sotto processo per aver fatto parte di un gruppo criminale di ispirazione neonazista a Bialystok. A denunciarlo, a pochi giorni dalla partenza della Polonia per i mondiali in Qatar, il sito web Wirtualna Polska, ripreso anche dall'agenzia di stampa polacca Pap.

 

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L'uomo dovrebbe partire insieme allo staff il prossimo 17 novembre. Secondo le accuse mosse dalla procura di Bialystok 'Grucha' faceva parte di una banda di 50 persone che si occupava di risse e rapimenti, guadagnando soldi con la prostituzione e promuovendo il fascismo; nell'abitazione della guardia del corpo di Lewandowski la polizia aveva sequestrato materiale neofascista. L'uomo, a partire dal 2000, divenne uno dei leader degli skinhead di Bialystok e allo stesso tempo teppisti della locale squadra di calcio, la Jagiellonia.

 

È stato arrestato nell'ottobre 2014; dal novembre 2020 figura tra gli imputati del processo contro la banda neonazista. Il presidente della Federcalcio polacca, Cezary Kulesza, ha confermato al portale che l'assunzione di 'Grucha' è stata una sua idea, ma di non essere a conoscenza delle accuse contro l'uomo, e che lo ritiene adatto al ruolo di guardia del corpo. Kulesza, ricorda il portale, era diventato presidente del Jagiellonia nel 2010.

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Lo stesso 'Grucha', interpellato da Wirtualna Polska, ha ammesso di essere imputato nel processo contro la banda, ma ha anche sostenuto di respingere ogni addebito che gli è stato contestato e di non condividere le idee propagandate dal gruppo. Nessun commento dell'entourage di Lewandowski sulla vicenda, interpellato dal sito.

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