Pasquale Tina per la Repubblica
Scandalo nel calcio minore della Campania. E’ stato deferito l’ex presidente del comitato, Vincenzo Pastore. Tra le imputazioni c’è la violazione dell’articolo 7 del Codice di Giustizia Sportiva, ovvero l’illecito sportivo.
“Nella qualità di presidente del comitato regionale campano (dal 2012 al 2015, ndr) – si legge nel dispositivo - poneva in essere, soprattutto nella stagione sportiva 2014/2015, condotte rivolte ad alterare il risultato di singole gare e l’esito dei relativi campionati, nella piena consapevolezza del proprio operato”.
Secondo la Procura, Pastore ‘aveva previsto un sistema incentrato sulla costante e deliberata violazione della regolamentazione sportiva del Coni, nonché delle norme federali, legittimando l'utilizzazione, nei vari campionati, di un numero elevatissimo di calciatori risultati privi di tesseramento e di certificazione di idoneità sanitaria". In base al deferimento, sono state 1272 le gare irregolari, con 357 società
coinvolte e 828 calciatori raggiunti da sanzioni.
“Pastore – si legge nel deferimento – avrebbe favorito l’estensione del fenomeno procurando un ingente danno per l’immagine dell’organizzazione federale”. Il Comitato regionale campano è commissariato dall’aprile 2016: al vertice c’è Cosimo Sibilia, vice-presidente della Figc, che dovrebbe lasciare l’incarico a fine 2017 e poi ci saranno nuove elezioni.