MANCHESTER CITY ATLETICO MADRID
Il catenaccione dell’Atletico Madrid contro il City è "calcio preistorico"? Da ieri sera non si parla che del bunker di Simeone e della polemica sollevata nel post-gara di Guardiola: “Nella preistoria, oggi e tra centomila anni è molto difficile attaccare una squadra che si difende con il 5-5-0”.
Il centrocampista dei materassai di Madrid Koke, che incarna il senso di appartenenza e i valori non negoziabili del cholismo, è entrato in tackle: "Innamorato della tua storia fin dalla preistoria. Orgoglioso di essere dell'Atletico". Il match winner De Bruyne, la cui rete è stata propiziata da una intuizione folgorante di Foden, ha rincarato la dose contro il “non gioco” di Simeone: “Sembrava una partita di allenamento in un campo ridotto attacco contro difesa. Si sono presentati con cinque difensori e cinque centrocampisti”.
Le statistiche sono impietose. Zero tiri in porta per l’Atletico Madrid, zero calci d’angolo conquistati, neanche il 30% di possesso palla. Ma dov’è lo scandalo nel difendersi tutti insieme contro la squadra di Guardiola? Il commentatore di Sky Luca Marchegiani fa notare che il City nel primo tempo non ha mai tirato in porta. “E questo è un merito dell’Atletico”.
Gli anti-Simeone sottolineano come il “Cholo” sia l'allenatore più pagato al mondo ma lo spettacolo offerto dalle sue squadre è lontano dai minimi standard estetici richiesti per un quarto di Champions. Bubbole. Se le squadre di Guardiola sono esempi di calcio associativo, di ricerca continua dello spazio libero, quelle di Simeone rappresentano il modello opposto: corse all’indietro, chiusura degli spazi, grande organizzazione per far giocare male gli avversari.
Perché meravigliarsi, dunque, della solita partita dell’Atletico? Guardiola ha più soldi da investire sul mercato, una rosa di fenomeni (può permettersi di lasciare in panchina Foden e Grealish) e non può scegliersi pure il piano tattico degli avversari. Simeone ha rimarcato che il City in casa ha fatto 60 gol in 20 partite. “Se si elogia un sistema offensivo corale, allora va elogiato anche un sistema difensivo forte e sfacciato“. Ma un conto è difendersi, un altro è non tirare mai in porta…
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