Paolo Ricci Bitti per ilmessaggero.it
L'azzurra Sara Tounesi è stata squalificata 12 partite «per aver morsicato la mano di un'avversaria (la giapponese Nagata)» durante il match di domenica a Auckland vinto dall'Italia 21-8 che ha così conquistato per la prima volta l'accesso ai quarti di finale dei Mondiali. Al 65' (sul punteggio 11-8 per l'Italia) la numero 7 giapponese - questa la difesa dell'azzurra - le ha più volte messo una mano sulla faccia (irregolarità per il regolamento ) durante un raggruppamento mentre l'italiana stava difendendo il pallone e chiamando il sostegno delle compagne per far recuperare loro il pallone.
Le riprese di Rai2 (rivedibili su RaiPlay) non aiutano a individuare il presunto morso (ma il Tmo dispone di almeno altri angoli di ripresa): la telecamera inquadra il raggruppamento con Tounesi che porta avanti il pallone a ridosso della linea di meta e viene placcata anche dalla 7 rivale che poi "smanaccia" sul pallone in maniera irregolare tanto che l'arbitra assegna un calcio di punizione alle azzurre per "mani nella ruck (raggruppamento). Insomma in campo, secondo chi dirigeva l'incontro, la scorrettezza (un'azione di antigioco) l'aveva commessa la giapponese.
La giapponese ha comunque fatto poi vedere la mano all'arbitra (immagine non disponibile su Raiplay) che ha notato un arrossamento della pelle ma non segni dei denti (le giocatrici hanno il paradenti, ma solo nell'arcata superiore). In campo non è stata presa alcuna decisione su questa questione, poi, finito il match, il Giappone ha citato la Tounesi e un comitato disciplinare indipendente presieduto da Christopher Quinlan e composto da Brenda Heather-Latu (Samoa) e Ofisa Tonu'u (Nuova Zelanda) ha "considerato tutte le prove, comprese quelle della giocatrice vittima, di Sara Tounesi e del filmato dell'incidente e ha ha ritenuto che l'infrazione meritasse un cartellino rosso e, di conseguenza, ha accolto il reclamo. Il comitato ha deciso che la punizione iniziale appropriata fosse nella fascia media (18 partite), ma, considerate le attenuanti (nessun danno alla giapponese e la carriera senza precedenti dell'italiana) ha ridotto la sanzione a 12 partite". Che sono sempre tante per queste circostanze e in mancanza di danni all'avversaria.
L'Italia potrebbe fare appello per ridurre la squalifica.
Sara Tounesi, nata a Cremona, 27 anni, genitori di origini marocchine, seconda linea del Romagnat (Francia) con cui ha vinto uno scudetto e quindi del Sale Sharks in Inghilterra, studentessa di Lingue, 27 presenze in azzurro, inizierà a smaltire la qualifica saltando Italia-Francia, i quarti di finale di sabato ai Mondiali, traguardo mai raggiunto da una nazionale azzurra.