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A raccontare la storia è stato proprio il diretto interessato. A ‘Telefe’, il fuoriclasse del PSG ha spiegato come fossero andate le cose. Visto l’infortunio grave che aveva subito, il Real spedì una lettera chiedendo che non giocasse.
"Quella volta che il Real Madrid mi chiese di non giocare strappai la lettera, senza neanche leggerla: era la finale del Mondiale 2014 e avrei accettato anche il rischio che potesse essere l'ultima partita della mia carriera, pur di essere in campo. Siamo solo in tre a conoscere questa storia: io, il medico e Sabella".
Di Maria, che aveva un problema muscolare procuratosi contro il Belgio nei quarti di finale, rimase in panchina per tutti i 120 minuti e al suo posto il ct Sabella scelse di giocare Enzo Perez.
"Avevo un infortunio muscolare serio, ma volevo giocare, anche a costo di di poter chiudere lì la mia carriera. Sapevo che il Real voleva vendermi, poi arrivò la lettera in ritiro: la strappai. Andai da Sabella e piangendo dissi che, anche se non ero al 100%, per me giocare era tutto. Lui mise Perez".