Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera”
Un balzo da record. Il gol di Cristiano Ronaldo contro il Galles, nella semifinale di mercoledì, ha colpito tutti per la sua esplosività. CR7 ha segnato di testa 5 delle 9 reti in quattro partecipazioni agli Europei: una specialità della casa.
L' incornata che non ha lasciato scampo a Hennessey, però, è stato qualcosa di più: ha riportato alla mente straordinari gol del passato e qualche prodezza di altri sport. Tutti nomi nobili: da Pelé a Michael Jordan.
Il commissario tecnico del Galles, Chris Coleman, ha usato parole semplici, da ex calciatore: «Contro un salto del genere non puoi difendere». Il Daily Mail ha scomodato i ghepardi: se Cristiano salta in corsa sprigiona una spinta cinque volte maggiore. Altri hanno misurato lo «zompo»: 80 centimetri sopra il prato verde, per andare a colpire la palla all' altezza stratosferica di 2 metri e 65. Hanno calcolato anche per quanto tempo ha «galleggiato» in aria: sette decimi di secondo, un' impresa degna di un cestista.
Non a caso il gol di Cristiano ha ricordato a molti il canestro all' ultimo secondo di Michael Jordan, in gara 5 contro i Cleveland Cavaliers, che è diventato un' icona del basket, «the shot», il tiro.
L' università di Chichester, quando Cristiano giocava nel Manchester United, ha effettuato alcuni test biomeccanici su di lui, scoprendo che l' energia che sprigiona nel momento di spinta sulle gambe gli permette di raggiungere fino a 44 centimetri da fermo e una media di 78 con rincorsa, 7 centimetri in più di quelle registrate tra i giocatori Nba.
Proprio con la maglia dei Red Devils, nel quarto di finale di Champions League 2008 contro la Roma, Ronaldo aveva segnato quello che, secondo sir Alex Ferguson, è stato «il colpo di testa perfetto».
Mercoledì sera il povero Chester ha fatto la figura di Pollicino di fronte allo stacco di CR7. Un po' come era successo a Burgnich con Pelé, nella finale del Mondiale di Messico 1970. Un ricordo più dolce per i tifosi azzurri è il gol di Marco Materazzi nel Mondiale 2006, poi vinto dall' Italia di Lippi, saltando sopra il ceco Polak. Agli interisti ha fatto più volte male Santillana, il centravanti del Real Madrid che quando vedeva nerazzurri si trasformava in catapulta.
Nella semifinale di Coppa dei Campioni 1981 il Real vinse 2-0 con un imperioso gol di testa, su assist di Juanito. «Uno dei miei gol più belli in assoluto - ha ricordato -. E Cristiano Ronaldo, contro il Galles, ha fatto qualcosa di straordinario sollevandosi da terra e colpendo la palla in una condizione statica. Considerando la sua stazza, devo dire che l' elevazione è fantastica. Sarà una cosa innata. Per me Cristiano Ronaldo è più forte di Messi».
Perché alla fine, sempre lì si torna: CR7 contro la Pulce. Nel momento più difficile per Leo Messi - con il ritiro dalla Nazionale argentina dopo l' ennesima delusione alla Coppa America e la condanna per evasione fiscale - Cristiano ha trovato i gol per portare in finale il Portogallo e mettere una seria ipoteca sul Pallone d' oro, visto che ha anche conquistato la Champions League con il Real Madrid, segnando l' ultimo rigore della lotteria che ha fatto piangere l' Atletico di Simeone.
«Vincere qualcosa con la mia Nazionale - ha detto Cristiano al termine di Portogallo-Galles - è un obiettivo che ho sempre avuto. Nel 2004, nella finale contro la Grecia, ero un ragazzo e adesso sono diventato un uomo. Dico ai tifosi portoghesi: sognare è gratis, perché non farlo?». Pronto a saltare nella storia.