Stefano Boldrini per "il Messaggero"
cristiano ronaldo nella docu serie amazon sulla juventus 2
Il Sun ieri l'ha buttata lì con disinvoltura: «Jorge Mendes è atteso da Cristiano Ronaldo in Inghilterra per consultazioni riguardanti il momento critico del Manchester United». I tabloid commettono molti peccati, ma spesso ci azzeccano: non dovremo attendere anni per sapere se il giornale britannico ci ha preso oppure, no.
Di sicuro ci sono due elementi che rendono plausibile la notizia: le difficoltà dei Red Devils, settimi in campionato e perenne polveriera; l'universo CR7, 14 gol finora 8 in Premier e 6 in Champions -, decisivo quando segna soprattutto in Europa -, impalpabile quando resta a secco. In questo quadro, c'è poi la variante Rangnick, approdato il 29 novembre dopo l'esonero di Solskjaer. Il manager tedesco, contratto da allenatore fino a giugno e poi da dirigente fino al 2024, può essere lo spartiacque di questa situazione.
LO SCENARIO Il primo ko dell'era-Rangnick, 0-1 contro il Wolverhampton il 3 gennaio in Premier, ha riportato il Manchester United nel caos. Luke Shaw, esterno mancino diventato negli anni uno dei leader della squadra, ha accusato parte della truppa di non dare il massimo per la causa. Il capitano Harry Maguire ha chiesto scusa ai tifosi e ha rivelato di aver parlato privatamente con alcuni compagni di squadra. Rangnick ha lasciato intendere che servirà un lavoro in profondità per riportare lo United ai livelli dell'era-Ferguson. Ronaldo non è stato sfiorato dalle polemiche di questi giorni, ma da tempo si parla di un suo malcontento sulla situazione generale, di un rapporto non semplice con il calcio «movimentato» di Rangnick e di qualche dissidio con i compagni di squadra.
Ci sono dati inequivocabili al riguardo. Il primo riguarda la stagione complicata di Rashford, frenato prima dall'operazione alla spalla e poi dall'alternanza campo-panchina, 3 gol appena finora. Il secondo: la maglia da titolare consegnata d'ufficio a CR7 ha eclissato Edinson Cavani, 19 reti in 50 presenze la scorsa stagione con i Red Devils. Il terzo: ha perso colpi persino Bruno Fernandes, 28 centri nel 2020-2021. La sensazione è che l'inserimento di Ronaldo abbia inceppato la parte migliore del motore dello United. Quando il portoghese segna, risultando decisivo, i colpi a vuoto non si notano. Quando il suo nome non appare nel tabellino dei marcatori, le problematiche vengono allo scoperto.
cristiano ronaldo e il procuratore jorge mendes 1
I NODI Il contratto biennale con opzione per una terza stagione siglato da CR7 il 31 agosto 2021 dovrebbe frenare le voci, ma quando si tratta di giocatori di questo livello anche gli accordi firmati hanno un peso relativo. A Manchester è stato riproposto il dibattito dell'epoca juventina: a Torino, nonostante 101 gol in 134 partite, si discute ancora quanto sia stato utile investire una montagna di denaro sul portoghese. Arruolato per aiutare la Juventus a vincere la Champions, CR7 non è riuscito a dare in Europa il famoso «qualcosa» in più. Tornato a Manchester per riportare lo United a livelli competitivi, Cristiano è riuscito finora a brillare di luce propria. La questione è aperta. I conti si faranno a fine stagione. C'è tempo per nuovi ribaltoni, ma se la prossima estate CR7 cambierà nuovamente maglia, non sarà una sorpresa. E magari il servizio di ieri del Sun sarà registrato come un bel colpo giornalistico.
cristiano ronaldo manchester united ronaldo 5 cristiano ronaldo colpisce una steward con una pallonata 11