FOGNINI, PRENDITI MONTECARLO: “CON NADAL LA PARTITA PERFETTA, ORA VOGLIO LA MIA PASQUA PIU’ BELLA” – NEL PRIMO TURNO ERA PRATICAMENTE FUORI, OGGI (ALLE 14.30, SU SKY) LA FINALE CON LAJOVIC: “IN QUESTO TORNEO C’E’ STATO MOLTO DI ME, NEL MALE E NEL BENE. SE MI AVESSERO DETTO A INIZIO SETTIMANA CHE SAREI ARRIVATO A GIOCARMI IL TITOLO, MI SAREI MESSO A RIDERE” – E QUANDO MELOCCARO GLI DICE “E’ LA SETTIMANA PIU’ BELLA DELLA TUA VITA”, IL “FOGNA” RISPONDE… – VIDEO

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Riccardo Crivelli per la Gazzetta dello Sport

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Si vive per giornate così, per esaltarsi contro il più forte di sempre sulla terra e regalarsi, alla soglia dei 32 anni, il sogno di un torneo che scolpisce il tuo nome nell' eternità del tennis.

Fabio, è stato di parola: alla vigilia aveva detto che l' unico modo per battere Nadal era ucciderlo... A un certo punto è sembrata davvero un' esecuzione.

«E' stata la partita perfetta. Con lui ho giocato bene tante volte, sapevo di avere le armi per metterlo in difficoltà».

 

Come si è sentito in campo?

«Un match duro per le condizioni atmosferiche, c' era molto vento e faceva freddo. L' inizio è stato strano, break e contro break perché controvento era difficile servire, poi ho preso un warning ingiusto (proteste per un punto da rigiocare, n.d.r. ) e mi sono calmato, che è abbastanza incredibile per uno come me. Poi da lì sono salito di livello, nel secondo set credo di aver giocato davvero bene».

 

E il fisico?

«Pregherei di sentirmi così tutto l' anno, se i risultati sono questi, ma so che sarà impossibile... Comunque è andata meglio rispetto ai quarti, ora voglio recuperare bene».

Come ha trovato Rafa rispetto alle altre sfide con lui?

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«Non credo debba rispondere io. Possiamo parlare del vento, della partita, di quello che volete, ma delle sue condizioni non mi devo preoccupare».

 

Nel 1° turno era praticamente fuori contro Rublev. Ci ripensa?

«Credo che in questa settimana ci sia molto Fognini, prima nel male e poi nel bene. Sono stato fortunato, ma poi me la sono meritata. Certo, se qualcuno lunedì mi avesse detto che sarei andato in finale sei giorni dopo, gli avrei riso in faccia. Ma questo è uno sport incredibile e ora sono in corsa per il titolo».

 

Come si affronta una finale da favorito e dopo aver battuto il padrone di questo torneo?

«Sarà difficile. Tutte le volte che ho battuto Nadal la partita dopo è sempre stata complicata, perché giocare contro di lui ti porta via molte energie. E poi saremo tesi entrambi, è l' appuntamento più importante della carriera per tutti e due. Io sono davanti in classifica, ho più esperienza, ma a un livello così alto credo che queste differenze si annullino, perciò il pronostico è 50 e 50».

 

Può influire il fatto che all' angolo di Lajovic ci sia José Perlas, che è stato suo allenatore?

«Ho incrociato José negli spogliatoi, gli ho detto che lo insulterò per tutta la partita...

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Scherzi a parte, credo che per Lajovic parli il torneo che sta facendo: ha un gioco molto solido, ha battuto Thiem, Goffin e Medvedev, ci sarà da faticare ma voglio vincere».

 

Cosa si aspetta dal pubblico?

«Intanto spero che vengano, probabilmente in tanti hanno comprato il biglietto perché si aspettavano che Nadal arrivasse in finale. Questo per me è un torneo straordinario, respiro l' aria di casa, in tribuna ci sono la mia famiglia e i miei amici e spero di renderli orgogliosi».

 

Fabio, cos' è davvero cambiato rispetto a una settimana fa?

«Ho riscoperto la voglia di lottare. Il gioco c' è sempre stato, magari è andato un po' in crisi dopo l' Australia e ho fatto fatica ad accettarlo, forse con l' età si diventa meno comprensivi con se stessi, ma quello che mi mancava era di poter giocare partite "sporche" e qui è successo. Ora devo ritrovare continuità».

 

Fino a Roma e a Parigi?

«Due tornei fantastici, l' obiettivo è di giocare bene sulla terra perché sono appuntamenti in cui posso ottenere grandi risultati. Ma se avessi avuto la testa, sarei nei top ten da dieci anni.

Perciò cominciamo con Montecarlo e poi vediamo».

 

Eventualmente da dedicare a chi?

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«A mia mamma: lunedì (domani, ndr) compie gli anni, vorrei farle un bel regalo».

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