Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”
La bellezza di 200 milioni di euro. Praticamente il valore di Mbappé o dell' intera rosa del Cagliari. Tanto ha speso la serie A in procuratori nel 2019.
Di questi, 187 li hanno messi i club e 13 i calciatori. A incassare sono però sempre gli stessi soggetti. Che li si chiami procuratori, agenti o mediatori, l' effetto è lo stesso: per ogni operazione, per ogni trattativa, un mucchio di quattrini esce dal circuito, dal sistema calcio. Per sempre.
Non c' è da scandalizzarsi, sono le regole del gioco: nessuno regala soldi a nessuno, la verità è che ai club e ai giocatori servono. Semplicemente perché senza procuratori certi affari non si farebbero, o sarebbero meno convenienti.
In un calciomercato sempre più complesso e sempre più globalizzato, il loro ruolo è fondamentale. Meglio: necessario. Ma un flusso di denaro di quell' entità non può non far riflettere. «Soprattutto ora che ci stiamo affacciando a una crisi che non sarà breve» metteva in guarda giusto qualche giorno fa l' avvocato Claudio Pasqualin, agente pure lui, ma da anni in guerra contro un sistema che a suo dire va regolarizzato ponendo un freno allo strapotere dei mediatori, «ormai i veri padroni del mercato, più dei presidenti, che a loro si affidano in tutto e per tutto».
Non è un caso che fra la Fifa e i superagenti sia ormai guerra aperta: l' obiettivo di Infantino è dare un taglio netto alle commissioni, ma Barnett, Raiola, Mendes e le altre star hanno fatto squadra.
Dal report annuale della Federcalcio, pubblicato in base all' articolo 8 sulla trasparenza del regolamento degli agenti sportivi, emerge che nel 2019 c' è stato un aumento di quasi il 10% di spese da parte dei club di serie A. Nel 2018 i milioni furono 171, l' anno prima 138. Quota 187 del 2019 non è però nemmeno il record delle spese pazze, visto che nel 2016 le società riempirono le tasche degli agenti con 193 milioni. Nel 2015 erano stati 85: significa che in cinque anni i presidenti del nostro campionato hanno più che raddoppiato le spese per gli agenti per operazioni come acquisti, cessioni o rinnovi. In testa c' è la Juventus, che nel 2019 ha versato ai procuratori 44,3 milioni di euro, poi c' è l' Inter con 31,8 e la Roma con 23,2. Giù dal podio il Milan che ha speso 19,6 milioni, parecchio più indietro Fiorentina (8,6), Napoli (5,2) e Lazio (4,4), che evidentemente riescono a fare mercato anche senza scialare una fortuna. Costi molti contenuti anche per il Torino (2,3), ma a battere tutti è Cellino (500 mila euro), anche se va detto che il suo Brescia è ultimo in classifica. Ha speso meno rispetto anche a moltissime squadre di serie B, che complessivamente arrivano a 20 milioni. La C, a 5.
MENDES CRISTIANO RONALDO MOURINHO
La domanda è: il sistema potrà reggere ancora queste cifre? Impossibile. E i primi a saperlo sono proprio i procuratori. L' Aiacs, l' assoagenti, giusto ieri ha emesso un comunicato: il concetto è «siamo pronti a fare la nostra parte, incontriamoci». La crisi, questa è l' unica certezza, danneggerà anche loro.
RAIOLA DONNARUMMA MEME MENDES CRISTIANO RONALDO raiola-balotelli Raiola-Balotelli-2-e1519926285806 IBRAHIMOVIC E MINO RAIOLA