FUGGI DAL FOGGIA (E DI CORSA) - INCENDIATA LA PORTA DI CASA DELL’EX CAPITANO DELLA SQUADRA, FEDERICO GENTILE, CHE ERA IN CASA CON LA MOGLIE E I DUE FIGLI PICCOLI: “POTEVA ESSERE UNA TRAGEDIA, STO PENSANDO DI LASCIARE” - I MOTIVI DEL GESTO SONO DA RICERCARE NEI CATTIVI RAPPORTI TRA LA TIFOSERIA E GLI ATTUALI PROPRIETARI DEL FOGGIA - ATTI VANDALICI C'ERANO GIÀ STATI A MARZO 2019 DOPO IL KO CON IL LECCE: ERA STATA INCENDIATA L'AUTO DELL'ATTACCANTE PIETRO IEMMELLO...

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PASQUALE TINA per il Messaggero

 

 

Una tragedia soltanto sfiorata. Nell'occhio del ciclone finisce nuovamente un rapporto difficile tra il Foggia e alcuni suoi sostenitori che il sindaco Franco Landella ha definito senza mezzi termini «balordi». Difficile pensare, infatti, che dei tifosi veri possano mettere a rischio la vita dell'ex capitano rossonero, Federico Gentile, e della sua famiglia. Martedì notte è a casa.

 

Dorme con la moglie e i due bimbi. All'improvviso il fumo. In piena notte alcuni teppisti danno fuoco alla porta dell'ingresso di casa sua. Il pericolo di incendio è concreto. Fortunatamente i vicini di Gentile si accorgono della situazione e con alcuni secchi d'acqua evitano il peggio. Immediata la solidarietà del club pugliese, sconvolto dalla situazione: «Poteva succedere qualcosa di grave», ha detto il presidente Roberto Felleca.

 

La condanna è molto dura anche da parte del primo cittadino di Foggia: «Non possiamo restare inermi ha commentato davanti ad un episodio così terribile e violento. Non è giusto che una sparuta minoranza criminale e violenta debba rovinare l'armonia di un'intera comunità. Non possiamo stupirci se poi il nostro amato territorio finisca in fondo alle classifiche sulla qualità della vita. Non stupiamoci se qui la gente ha paura, questo clima di sospetto e terrore spaventa gli investitori e tutte le persone di buona volontà che vogliano scommettere sulla nostra terra. Foggia non ci sta». Immediata la solidarietà anche di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: il Foggia è attualmente nono in classifica nel girone C.

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Atti vandalici c'erano già stati nel marzo 2019 dopo il ko con il Lecce: era stata incendiata l'auto dell'attaccante Pietro Iemmello, contestualmente alcuni petardi erano stati lanciati nel giardino del centrocampista Massimiliano Busellato e all'interno del pastificio Tamma dei vecchi patron Franco e Fedele Sannella. I risultati sportivi stavolta non sarebbero alla base di questo gesto.

 

I motivi sarebbero da ricercare nei cattivi rapporti tra parte della tifoseria e l'attuale proprietà del Foggia. La gestione del presidente Roberto Felleca e del dg Ninni Corda comincia a settembre 2019 sulle ceneri del fallimento. Ripartono dalla serie D e puntano proprio su Federico Gentile, 35enne romano, che conoscono dai tempi del Como. Il numero 8 è capitano e punto di riferimento in campo della società.

tifosi foggia tifosi foggia

 

 Fino allo scorso marzo, non ci sono problemi. Il Foggia è secondo in classifica e punta alla promozione in C (poi ottenuta in estate a causa della penalizzazione del Bitonto). Durante il lockdown, però, qualcosa si spezza tra Felleca e la sua socia foggiana Mariassunta Pintus. Il presidente paventa la cessione al finanziere Raffello Follieri, ipotesi non gradita dalla piazza che avrebbe preferito probabilmente l'imprenditore barese Canonico. Scritte sul terreno di gioco dello Zaccheria rivolte all'attuale proprietà c'erano state già prima della gara col Bari. Poi l'escalation che colpisce Gentile. Da questo campionato non è più capitano proprio per evitare la contestazione. Non è bastato. Il Foggia ha deciso di sporgere denuncia.

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