MONTEVIDEO SCONTRI ALLO STADIO
Adriano Seu per www.gazzetta.it
“Il pomeriggio più triste per il calcio uruguaiano”. E’ così che il numero uno della federcalcio charrùa ha qualificato gli incidenti di ieri a margine del “clasico” di Montevideo tra Peñarol e Nacional, sospeso poco prima del calcio d’inizio su espressa richiesta delle forze dell’ordine. Centinaia di ultras hanno seminato il terrore nei dintorni dello stadio “Centenario” dando vita a scene di guerriglia urbana trasferitesi anche sugli spalti, dove alcuni dirigenti federali hanno anche denunciato aggressioni e furti.
Pesantissimo il bilancio, con numerosi negozi devastati, auto distrutte e un gran numero di feriti (fortunatamente nessuno in gravi condizioni). Oltre cento gli arresti effettuati dalla polizia. Diversi presidenti di club chiedono la sospensione del campionato, fermatosi già tre settimane fa dopo la morte di un tifoso del Peñarol vittima di un agguato ultras.
CAMPIONATO A RISCHIO — “La polizia ha giustamente ritenuto non ci fossero le necessarie garanzie di sicurezza per lo svolgimento della partita. Quanto accaduto è di una gravità intollerabile”, ha lamentato il presidente federale. “Si è passato il limite da tempo e non si può più fare finta di niente. Vedremo quali soluzioni adottare per il campionato in corso”, ha proseguito Valdez lasciando presagire una decisione drastica: quella di sospendere il torneo a tre giornate dal termine.
Questo, almeno, è quello che vorrebbe il presidente del Peñarol, Juaj Pedro Damiani, che aveva invocato lo stop definitivo già tre settimane fa: “Avevo detto che non si poteva andare avanti e oggi c’è stata la conferma”. A fargli eco il presidente del Danubio (attualmente primo in classifica), secondo cui “sospendere il torneo è l’unica decisione sensata”.
Al momento l’Auf ha deciso di sospendere il campionato fino a quando verrà recuperata la sfida in programma ieri al “Centenario”. Nelle prossime 48 ore si riuniranno i vertici federali, ma l’ipotesi più probabile è quella di far recuperare la partita a porte chiuse per evitare lo stop definitivo al campionato.