INTER, BYE BYE CHAMPIONS – A SAN SIRO I NERAZZURRI SI FANNO RIMONTARE DALLA SAMP E BUTTANO VIA IL SOGNO DI AGGUANTARE IL TERZO POSTO – L’ERRORACCIO DI ICARDI CHE AMMETTE: "SE FINISSE ORA SAREBBE UN FALLIMENTO" – E SU PIOLI SI ALLUNGA L’OMBRA DI CONTE - VIDEO

Condividi questo articolo


 

Davide Pisoni per il Giornale

 

INTER SAMP INTER SAMP

L' Inter butta via definitivamente il sogno Champions. I nerazzurri si fanno ribaltare in casa dalla Sampdoria nella peggiore esibizione della gestione di Stefano Pioli. Squadra irriconoscibile, a tratti irritante che neanche l' occasione di tornare a sei punti dal Napoli e quindi dal terzo posto ha avuto la forza di animare. E ora inevitabilmente sul futuro dell' allenatore si faranno ancora più pesanti le voci.

 

La sentenza di rigore è di Quagliarella, proprio un napoletano, dopo la risposta di Schick a D' Ambrosio. Un gol quello del terzino arrivato in un primo tempo di certo non memorabile e grazie alla deviazione decisiva di Bereszynski. Ma nemmeno il vantaggio ha svegliato i nerazzurri in una partita che si stavano già incartando da soli perché prima su una staffilata di Quagliarella da venticinque metri sullo zero a zero e dopo su un destro di Bruno Fernades da posizione defilata in area, i legni si erano sostituiti ad Handanovic.

 

ICARDI ICARDI

Campanelli d' allarme inascoltati perché l' approccio dell' Inter si spegne dopo un gol divorato da Candreva dopo la respinta di Viviano su Banega. La squadra nerazzurra parte molle come se il monday night di San Siro non fosse un' occasione per tenere aperta una porticina con vista Champions. Eppure per oltre venti minuti Icardi non tocca palla, Candreva si spegne dopo l' erroraccio, Banega invece non si accende mai anche se è lui a confezionare il cross del vantaggio.

 

L' argentino dovrebbe illuminare la manovra, ma è una questione di squadra, viene da pensare che il pareggio in casa del Torino abbia tolto la speranza Champions. Insomma dove non era riuscito il ko interno con la Roma, sembra essere riuscita la frenata prima della sosta: minare le speranze nerazzurre del terzo posto. Perché la mancanza di cattiveria è da squadra che sembra non crederci più. Probabilmente per questo Pioli fa trasparire il suo disappunto per gli errori dei suoi e si agita platealmente in panchina per una rimessa invertita facendosi richiamare dall' arbitro.

 

QUAGLIARELLA QUAGLIARELLA

Spia di un malcontento accompagnato magari dal nervosismo per i fantasmi che si aggirano attorno alla sua panchina. Anche perché neanche il vantaggio scuote dal torpore i nerazzurri e nemmeno l' allenatore nell' intervallo. Infatti a inizio ripresa, con Gagliardini che rimane negli spogliatoi per una distorsione alla caviglia (dentro Kondogbia) arriva il pareggio della Sampdoria complice la svista di Celi che non punisce un fallo su Medel e sul calcio d' angolo successivo Schick tocca in rete la torre di Silvestre con Brozovic che lo tiene in gioco.

 

La sberla sembra accendere finalmente l' Inter, Viviano si oppone alla testata di Perisic, ma è un fuoco di paglia. Il pari dà anzi coraggio alla Sampdoria con Handanovic che con i piedi dice no a Quagliarella. Icardi sbaglia clamorosamente il ko. Il peggio arriva nel finale con il rigore di Quagliarella per un braccio assurdamente largo di Brozovic.

 

Serata da incubo che pesa sulla panchina di Pioli. Solo la Champions gli avrebbe dato la certezza della permanenza e ieri sera dopo Torino è stato un altro punto a suo sfavore per convincere anche se il diesse Ausilio ieri di ritorno dalla Cina ha assicurato che il futuro dell' allenatore «non dipende dal terzo posto». Ma l' ombra di Conte è sempre più grande con Suning che intanto si è presa i diritti TV della Bundesliga per cinque anni a 235 milioni di euro.

 

PIOLI CONTE PIOLI CONTE

Li trasmetterà sulla sua piattaforma cinese insieme a quelli di Liga e Premier League. Manca la serie A, ma con l' Inter di ieri sera c' era poco da vedere. Meglio oscurare la prestazione della squadra coronata dagli erroracci di Icardi e Brozovic. Pietre tombali sulle speranze Champions e adesso sarà derby per la piccola Europa. Eppure Steven Zhang al mattino aveva postato una foto di San Siro con il sole. Illusione, perché poi è stata notte fonda.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2027 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO... 

SEGNATEVI IN AGENDA QUESTA DATA: 11 OTTOBRE 2024. SARÀ UN GIORNO CRUCIALE PER IL GOVERNO MELONI PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO DECIDERA’ SUL RINVIO AL GIUDIZIO DEL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÉ PER LA PRESUNTA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS SULLA GESTIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE NEL PERIODO COVID PER 126MILA EURO - LA PROCURA MILANESE HA ACCUSATO LA SENATRICE DI FDI ANCHE DI FALSO IN BILANCIO, ASSIEME AD ALTRE 16 PERSONE E TRE SOCIETÀ, NELLA SECONDA TRANCHE DEL “PACCHETTO VISIBILIA” – AL PALAZZO GIUSTIZIA DI MILANO, IL RINVIO A GIUDIZIO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO, MOLTI LO DANNO PER SCONTATO - LA PITONESSA HA SEMPRE DETTO CHE AVREBBE RASSEGNATO LE DIMISSIONI. DA PARTE SUA, LA DUCETTA SPERA CHE LE DIMISSIONI DELLA “SANTA” NON SI SOVRAPPONGANO A QUELLE DEL MINISTRO FITTO DESTINATO A BRUXELLES: SOSTITUENDO UN MINISTRO PER VOLTA, EVITA UN RIMPASTO DI GOVERNO CHE POTREBBE AVERE CONSEGUENZE LETALI PER L’ARMATA "BRANCAMELONI" DI PALAZZO CHIGI…

IL MINISTERO DELLA CULTURA BY SANGIULIANO ERA UN COVO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! – NON C'ERA SOLO LA “NON CONSIGLIERA” MARIA ROSARIA BOCCIA: TUTTE LE SCELTE FATTE DA “GENNY DELON” PORTANO A PERSONE SENZA ESPERIENZE ADATTE (COME MINISTRO AL DEBUTTO, GENNY AVREBBE DOVUTO CIRCONDARSI DI GENTE ESPERTA) – TRA QUESTE C’E’ L’AFFASCINANTE NARDA FRISONI, UNA SIGNORA DI BELLARIA, CHE NEL FEBBRAIO 2023 VIENE NOMINATA A CAPO DELLA SEGRETERIA. E TUTTI SI DOMANDANO: COME È POSSIBILE CHE UNA ADDETTA A RISPONDERE AL TELEFONO E A PRENDERE APPUNTAMENTI, RIESCA A CONQUISTARE UN RUOLO COSÌ APICALE NELL’ORGANIGRAMMA DI SANGIULIANO? LA LEGGENDA VUOLE CHE IL SUO NOME SIA STATO CALDEGGIATO DAL MINISTRO GIORGETTI, PERSONA CHE LEI CONOSCE, E BENE…