Parla Fagioli. Anzi scrive su Instagram. All’indomani della squalifica di sette mesi patteggiata con la Procura Federale il centrocampista della Juve commenta in prima persona la sua posizione sul caso scommesse. Più che altro è un piccolo sfogo.
“Pensavo di partire chiedendo scusa non solo ai tifosi bianconeri – scrive – ma a tutti i tifosi del mondo del calcio e dello sport per l’errore ingenuo che ho fatto. Invece no, sono obbligato a partire con lo schifo che scrivono su di me i giornali, persone solo per mettermi in cattiva luce con mille falsità… o forse meglio, solo per conquistare due visualizzazioni in più. Presto parlerò“.
Sulla sua squalifica il Giornale ha scritto: “Dodici mesi di squalifica, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative e una ammenda di 12.500 euro per la violazione dell’articolo 24 del Cgs (Codice giustizia sportiva) che vieta ai calciatori di effettuare scommesse su eventi organizzati da Figc, Uefa e Fifa. Difficilmente il patteggiamento poteva andare meglio per l’«imputato» Nicolò Fagioli autodenunciatosi alla procura sportiva dopo aver saputo di essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica di Torino con l’accusa di aver «piazzato scommesse su piattaforme illegali».
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