“FEDERER, NADAL, DJOKOVIC: POTRÒ DIRE AI MIEI FIGLI DI AVER GIOCATO PER 15 ANNI CONTRO GLI EXTRATERRESTRI RIUSCENDO ANCHE A BATTERLI. È UNA BELLA SODDISFAZIONE, MA MI CHIEDO COSA SAREBBE SUCCESSO SE FOSSI NATO DIECI ANNI DOPO, CHE OPPORTUNITÀ AVREI AVUTO?” – IL DUBBIO AMLETICO DI FOGNINI CHE STUZZICA I GIOVANI: "TI AFFRONTANO A VISO APERTO, SEMBRANO PIÙ SBRUFFONI, MA ALCARAZ HA TALENTO, È UN PREDESTINATO”

-

Condividi questo articolo


Ronald Giammò per il Corriere dello Sport

fabio fognini 1 fabio fognini 1

 

Diciotto stagioni sul circuito Atp hanno contribuito a dare alla schiettezza che da sempre caratterizza Fabio Fognini una nuova sfumatura. L'impulso e la rapidità restano ancora oggi le spie che guidano il suo gioco e i suoi pensieri, ma prossimo alle 36 primavere e consapevole d'esser ormai vicino al momento dei saluti, l'italiano ha acquisito maturità ed esperienza tali per potersi guardare indietro e stilare un bilancio in cui onestà, rimpianti e fame continuano a scambiarsi colpi senza più intaccarne la serenità.

fabio fognini us open fabio fognini us open

 

«E' stata una stagione negativa. Scriviamolo pure in rosso e stampatello maiuscolo», esordisce Fognini, eliminato ieri a Gijon in doppio con Simone Bolelli da Cacic e Nys dopo essersi già ritirato lunedì in singolare a causa di un virus intestinale.

 

A Rio ha giocato una delle due semifinali del suo 2022 perdendo contro Carlos Alcaraz: che impressione le fa? 

«E’ un predestinato. Pronosticare che meno di dieci mesi dopo sarebbe diventato il nuovo n.1 del mondo era una cosa da pazzi. Oltre al talento in lui c'è tanta dedizione».

 

Come giudica oggi i giovani che vi arrivano così precocemente? 

fognini nadal 2 fognini nadal 2

«E' un circuito in costante cambiamento. Ai miei tempi erano pochi quelli che arrivavano in alto così giovani: Nadal, Djokovic, gente che sta scrivendo la storia del nostro sport. Eravamo diversi, si entrava in punta di piedi. Oggi i giovani ti affrontano a viso aperto, sembrano più sbruffoni, hanno carattere». 

 

A Rio ha giocato una delle due semifinali del suo 2022 perdendo contro Carlos Alcaraz: che impressione le fa? 

«E’ un predestinato. Pronosticare che meno di dieci mesi dopo sarebbe diventato il nuovo n.1 del mondo era una cosa da pazzi. Oltre al talento in lui c'è tanta dedizione».

 

Come giudica oggi i giovani che vi arrivano così precocemente? 

«E' un circuito in costante cambiamento. Ai miei tempi erano pochi quelli che arrivavano in alto così giovani: Nadal, Djokovic, gente che sta scrivendo la storia del nostro sport. Eravamo diversi, si entrava in punta di piedi. Oggi i giovani ti affrontano a viso aperto, sembrano più sbruffoni, hanno carattere». 

fognini nadal 1 fognini nadal 1

 

In carriera ha ottenuto più di 400 vittorie, se guarda indietro cosa vede?

«Vedo anche tante sconfitte, che fanno parte della vita e della carriera di ogni sportivo. E' bello, ma sono solo numeri. Potrò dire ai miei figli di aver giocato per 15 anni contro gli extraterrestri riuscendo anche a batterli. Da un lato è una bella soddisfazione, ma dall'altro, mi chiedo cosa sarebbe successo se fossi nato dieci anni dopo, che opportunità avrei avuto?»

 

Napoli potrebbe essere un bel posto per aggiornare il conteggio.

«Lo spero, ne ho davvero bisogno. Chissà, magari sarà il posto giusto dove riuscirò a cogliere tre vittorie consecutive che è quello che più mi manca. A Napoli vengo sempre con tanto entusiasmo, ho tantissimi bei ricordi: il primo Challenger vinto nel 2010, la finale di doppio con Simone (persa nel 2006 contro Kubot e Cibulec, Ndr), la vittoria in Davis con Murray. Spero che il popolo napoletano mi aiuti e mi sostenga in questo momento molto difficile della mia carriera».

fabio fognini us open fabio fognini us open

 

Oltre a Roma, oggi sul circuito troviamo anche Firenze, Napoli e le Finals di Torino, lo avrebbe mai detto quindici anni fa?

«No. Negli ultimi anni il tennis maschile ha ereditato il testimone dal movimento femminile. E' stato così per tanti anni con Errani, Pennetta, Schiavone e Vinci. Prima eravamo solo io, Seppi, Bolelli mentre ora si sono aggiunti Berrettini, Musetti, Sinner e tutti gli altri. Questa nuova generazione deve sfruttare il potenziale di cui gode al momento il tennis italiano. Organizzare così tanti tornei in Italia non è facile: servono soldi, tempo, investimenti».

 

Come giudica questo nuovo format di Coppa Davis?

fabio fognini in allenamento foto mezzelani gmt125 fabio fognini in allenamento foto mezzelani gmt125

«Da amante della Coppa Davis vecchio formato non posso dire che questo mi piaccia. L'ho giocata per dieci anni, arrivavi davvero stremato al termine di un weekend di partite. Mi è capitato di giocare 11 ore e mezza in due giorni. Questo è un format più veloce e rapido, il punto del doppio ha assunto maggiore importanza».

FOGNINI PENNETTA FOGNINI PENNETTA FOGNINI PENNETTA FOGNINI PENNETTA fognini fognini fognini fognini FOGNINI E IL FIGLIO FOGNINI E IL FIGLIO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...