Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”
Dagli schiaffi ai baci. L' Inter accumula punti e vittorie. Come l' avaro Zio Paperone non lascia giù nulla e aumenta il suo bottino. Il deposito nerazzurro è strapieno, il countdown scudetto partito da tempo. La fotografia dell' undicesima vittoria di fila è l' esultanza di Antonio Conte.
Una corsa al fischio finale, il bacio stampato in fronte ad Hakimi, lo stesso che a Parma si era preso uno schiaffetto, di ringraziamento sia chiaro. Un vero abbraccio scudetto con i suoi ragazzi. «Il bacio ad Hakimi? Per i miei giocatori sono pronto a buttarmi nel fuoco. Non mi considero un papà, ma un fratello maggiore che a volte li sgrida a volte li bacia. È giusto premiarli quando hanno dato tutto. Stiamo iniziando a vedere la meta, ma ancora non è raggiunta, però ora che le gare diminuiscono le vittorie valgono doppio».
L' Inter vede il traguardo, Conte non allenta la presa.
«Dobbiamo avere il pedale sempre spinto, non possiamo fare calcoli. E non voglio farli io. A noi piace troppo vincere, la vittoria mi piace troppo».
Lo scudetto non sarebbe solo un tornare al vertice dopo 11 anni per l' Inter, ma pure un battesimo al successo per gran parte dei calciatori della rosa che in bacheca non hanno trofei. «Tanti ragazzi vivono per la prima volta queste situazioni: di giocare con la pressione, di mantenere il primo posto. Chi mi conosce bene può solo pensare che alla fine la barca arriverà in porto. Me lo auguro».
Lo scudetto è lì, a pochi passi, sono lontani i tempi dell' eliminazione dalla Champions League, restano freschi i commenti per nulla lusinghieri sul gioco. Conte inizia a stancarsi e a togliersi via qualche critica di troppo. «Per un decennio non c' è stata storia in Italia. L' Inter ha cambiato i valori, i giocatori meriterebbero più considerazione. A volte mi viene detto che questa squadra in Europa... In Europa, ma pensiamo ad ora. Mi spiace per chi si augurava il male o qualcosa di negativo per l' Inter o per me. Tante critiche alla squadra hanno scatenato la voglia di rispondere.
LITE TRA ANTONIO CONTE E ANDREA AGNELLI
L' allenatore doveva essere cambiato e i giocatori erano delle pippe». Appena quattro mesi fa era di tendenza sui social il «ConteOut» , ora tutti sul carro del tecnico dietro al suo ultimo post: « Always all together ».
I complimenti arrivano anche dall' ad Beppe Marotta: «Conte ama le sfide. L' Inter lo era e aveva alcune difficoltà gestionali. Era un' avventura. Conte ha superato l' esame. Lui è così: ambizioso e orgoglioso, un vincente».
Sconfitto ma non abbattuto, nonostante il terzultimo posto, il tecnico del Cagliari, Leonardo Semplici: «Con l' Inter ho visto il piglio giusto, però ci è mancato quel pizzico di cattiveria sportiva che nel calcio ci vuole». E che per la salvezza è determinante.
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