“SIAMO FIDANZATE DA TRE ANNI E PRESTO CI SPOSEREMO” – LE DUE RUGBISTE FRANCESI LAURE SANSUS E PAULINE BOURDON FANNO COMING OUT E RACCONTANO LA LORO RELAZIONE: “NON È STATA UNA LIBERAZIONE, NON ABBIAMO MAI NASCOSTO LA NOSTRA RELAZIONE” (E ALLORA PERCHÉ ORA HANNO SENTITO IL DOVERE DI INFORMARCI?)

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Massimo Calandri per www.repubblica.it

 

laure sansus pauline bourdon laure sansus pauline bourdon

Compagne nel club, in Nazionale. E nella vita. Laure Sansus, 28 anni, è il mediano di mischia della Francia, che sabato esordisce nella Coppa del Mondo femminile di rugby. Pauline Bourdon, 26. è la sua riserva.

 

Le due ragazze adesso si trovano in Nuova Zelanda, Paese che ospita la rassegna iridata che comincia sabato. In un'intervista a Midi Olypique hanno deciso di fare coming out, raccontando la loro storia: "Siamo fidanzate da tre anni. Presto ci sposeremo, speriamo di avere dei bambini. Ma adesso ci sfidiamo per una maglia da titolare: vediamo chi sarà la più forte".

 

Sansus e Bourdon, presto le nozze

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Le altre giocatrici della squadra transalpina naturalmente conoscevano già i loro sentimenti. "Una sarà la nostra testimone di nozze, un'altra si occuperà della festa di matrimonio. È una fortuna poter condividere le nostre emozioni".

 

È stata una liberazione, raccontare tutto? "Una liberazione? E perché?", ha risposto Bourdon. "Non abbiamo mai nascosto la nostra relazione. Chi ci faceva delle domande ha sempre avuto delle risposte. Però adesso siamo arrivate a una svolta della nostra vita, abbiamo dei progetti insieme. E allora che lo sappiano tutti, compreso il grande pubblico: non credo che questo potrà disturbare qualcuno".

laure sansus pauline bourdon laure sansus pauline bourdon

 

Sansus, la miglior giocatrice del sei Nazioni

Non cambierà nulla, no. "In particolare sul terreno di gioco e proprio qui, ai Mondiali. Saremo giudicate per le nostre prestazioni in campo", dice Laure, che in primavera è stata eletta miglior atleta del Sei Nazioni 2022.

 

Si sono innamorate tre anni fa e hanno sognato a lungo di ritrovarsi nello stesso club. "Pauline giocava a Bayonne e io 300 chilometri più lontano, a Tolosa. Speravo di raggiungerla, avevamo anche comprato un appartamento sulla costa basca", spiega la Sansus, che vanta 30 presenze con la Francia. "Non è stato facile, ma alla fine è stata lei a raggiungermi allo Stade Toulousain. E non va niente male".

 

Sansus o Bourdon, una gioca e l'altra va in panchina

laure sansus pauline bourdon. laure sansus pauline bourdon.

Bourdon non avrebbe mai voluto lasciare Bayonne: "Ma laggiù mi aspettava Laure". Però giocano entrambe col numero 9: la domenica, e in questa rassegna iridata, una delle due dovrà accomodarsi in panchina.

 

 "La concorrenza fa crescere entrambe. E poi, Laure può anche essere schierata come mediano di apertura: in quel caso giochiamo tutte e due. Siamo complementari, ci conosciamo benissimo e ognuna sa in anticipo quel che farà l'altra: questo aiuta tutta la squadra". A volte litigano sul campo.

 

 "Raramente, e comunque finisce sempre tutto lì. Vorrei che Laure fosse più aggressiva, invece è sempre incredibilmente tranquilla...", se la ride Pauline. E a casa? "Non parliamo quasi mai di rugby, giusto qualche volta dopo l'allenamento. Una è titolare e l'altra riserva, o viceversa: quando succede, ci si complimenta sempre con quella che comincia a giocare la partita dall'inizio".

 

Bourdon: "Al Mondiale dormiremo in stanze diverse"

laure sansus pauline bourdon. laure sansus pauline bourdon.

Davanti al Sudafrica, nella notte italiana tra sabato e domenica, Sansus indosserà la maglia numero 9 e la Bourdon sarà in panchina. Durante i mondiali neozelandesi, hanno deciso di dormire ognuna con una compagna di squadra diversa. "Per non isolarci troppo dalle altre". Raccontano che dopo il coming out le risposte sui social network sono state "incoraggianti". "Le persone sono contente per noi. Ma non l'abbiamo fatto per avere il loro consenso. Solo per raccontare la nostra storia e come sia due volte straordinaria questa Coppa del Mondo per noi. Tutto qui. La gente è felice, ci fa gli auguri e questo non può che farci piacere". Nel rugby aveva avuto anni una grande eco il coming out del campione gallese Gareth Thomas. "Penso che per una ragazza sia più facile, da noi lo spirito è più aperto. Credo nel rugby maschile sia ancora complicato uscire allo scoperto".

 

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