LOTITO NELL’OCCHIO - LA PROCURA DELLA FIGC CHIUDE L’INDAGINE: "VIOLATA LA LEALTÀ SPORTIVA”, IL PRESIDENTE DELLA LAZIO A RISCHIO SQUALIFICA PER AVER AGEVOLATO L'INGRESSO DEGLI ULTRÀ, SQUALIFICATI IN NORD, IN CURVA SUD - PER I COMPORTAMENTI ANTISEMITI DI ALCUNI TIFOSI, LA SOCIETA’ BIANCOCELESTE RISCHIA LA SQUALIFICA DEL CAMPO

-

Condividi questo articolo


LOTITO LOTITO

Da gazzetta.it

 

Dopo la bufera, si mette in moto la giustizia sportiva: sono giorni delicati per Claudio Lotito. Violazione dell'articolo 1 bis del codice di giustizia sulla lealtà sportiva e dell'articolo 11 sui comportamenti discriminatori: sono queste le contestazioni appena mosse dalla Procura della Federcalcio alla Lazio e al suo presidente per la vicenda degli insulti antisemiti dei tifosi biancocelesti in curva Sud all'Olimpico. L'ufficio guidato da Giuseppe Pecoraro ha chiuso in mattinata le indagini, prima di comunicare gli addebiti al club romano.

 

giuseppe pecoraro giuseppe pecoraro

In sostanza, la Procura della Federcalcio individua nell'escamotage che ha consentito ai tifosi biancocelesti, squalificati in Curva Nord, di seguire in Curva Sud la partita casalinga con il Cagliari un comportamento sleale: per questo il presidente Lotito ora rischia una squalifica.

 

Quanto agli insulti antisemiti e alle immagini con Anna Frank in maglia giallorossa, si configurano - secondo l'Ufficio di Pecoraro - atti discriminatori e la sanzione potrebbe arrivare anche alla squalifica del campo. Le contestazioni sono in fase di comunicazione al club biancoceleste, che ovviamente produrrà le sue tesi difensive in vista del verdetto.

 

malago 150 foto mezzelani gmt malago 150 foto mezzelani gmt

PORTE CHIUSE E SQUALIFICA AL PRESIDENTE

 

Alessandro Catapano-Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport

 

Lotito nella bufera e sotto inchiesta. Come è stato possibile aggirare una decisione del giudice sportivo? Se lo è chiesto subito, pubblicamente, il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Una procedura singolare», l' ha definita. Se lo chiede, dal momento in cui ha potuto mettere insieme tutti gli elementi di questa brutta storia, il procuratore federale Giuseppe Pecoraro.

 

LOTITO ALLA SINAGOGA LOTITO ALLA SINAGOGA

La sua indagine, che sulle prime sembrava concentrata unicamente sull' affissione in curva Sud degli adesivi di stampo antisemita, ieri si è allargata, finendo per coinvolgere direttamente Claudio Lotito: alla procedura - potenzialmente elusiva di un provvedimento del giudice sportivo - con cui la Lazio ha consentito agli abbonati di un settore chiuso per squalifica di acquistare un altro titolo di accesso per la medesima manifestazione; ma anche al tono e ai contenuti dell' audio di Lotito pubblicato ieri da Il Messaggero .

 

Parole grevi e offensive, in cui Pecoraro potrebbe ravvisare anche gli estremi del «comportamento discriminatorio». Attenzione, se così fosse, la possibile sanzione sarebbe tutt' altro che una «sceneggiata»: i dirigenti colpevoli di comportamento discriminatorio, infatti, «sono puniti - secondo il Codice di giustizia sportiva - con l' inibizione o la squalifica non inferiore a 4 mesi», «nonché, per il settore professionistico, con ammende da 15 a 30mila euro».

ANNA FRANK ANNA FRANK

 

Ammenda che, per la Lazio, qualora fosse punito il comportamento degli ultrà che hanno attaccato gli adesivi con l' immagine di Anna Frank e la scritta «Romanista ebreo», non potrebbe essere inferiore ai 50mila euro. Ma la multa, in questo caso, sarebbe il meno.

 

Perché il club biancoceleste, ben oltre la prima violazione di questo genere, rischia seriamente di giocare uno o più turni a porte chiuse. Almeno, l' orientamento della Procura sembra essere questo, confortato, oltretutto, dall' ondata di indignazione che attraversa il Paese.

 

lotito lotito

Resta, sul tavolo di Pecoraro, la possibile elusione del provvedimento del giudice sportivo. Come Lotito ci sia riuscito, lo abbiamo spiegato ieri: nel sistema che stampa i titoli di accesso, è stato inserito un Lazio-Cagliari bis, ma con fischio d' inizio alle 20.46, un minuto dopo, escamotage che ha consentito ai possessori di un abbonamento in curva Nord di acquistare il biglietto per la Sud, di fatto vanificando il provvedimento del giudice sportivo.

 

anna frank anna frank

Ma qualcuno ha autorizzato questa operazione? Questura di Roma e Osservatorio del Viminale, interpellati, giurano di averlo appreso a cose fatte, e del resto, sottolineano, «si trattava di un provvedimento emesso dal giudice sportivo, non dall' autorità di pubblica sicurezza». Carlo Tavecchio, dal canto suo, anche ieri confermava «l' estraneità della Figc alle procedure di vendita dei biglietti». Possibile che Lotito abbia fatto tutto da solo? Sul fronte penale, restano 16 gli identificati dalla Questura, tra cui un gruppetto di Irriducibili e due minori. Rischiano una denuncia per istigazione all' odio razziale e un Daspo di 5 anni, 8 se hanno precedenti specifici.

I FIORI DI LOTITO IN SINAGOGA BUTTATI NEL TEVERE I FIORI DI LOTITO IN SINAGOGA BUTTATI NEL TEVERE CLAUDIO LOTITO IN SINAGOGA CLAUDIO LOTITO IN SINAGOGA ANNA FRANK ANNA FRANK tifosi lazio adesivi anna frank tifosi lazio adesivi anna frank

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...