Gloria Satta per il Messaggero
IL CASO Il conto alla rovescia è già cominciato. Il cinema italiano si prepara alla guerra di Natale e sono almeno quattro le grandi commedie pronte a sfidarsi fino all' ultima risata per strappare al divano di casa quel che resta del pubblico pagante: Amici come prima, attesissima réunion tra Christian De Sica (vestito da donna in una storia a cavallo tra Mrs. Doubtfire e Quasi amici, anche regista) e Massimo Boldi, I Moschettieri del Re di Giovanni Veronesi, con mezzo star system di casa nostra (Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Sergio Rubini) nell' inedita versione cavalleresca, Se son rose che segna il ritorno comico-sentimentale di Leonardo Pieraccioni dopo tre anni di assenza, Attenti al gorilla di Luca Miniero con l' inedita coppia composta da Frank Matano e Cristiana Capotondi cui si aggiunge un primate.
enrico vanzina natale a 5 stelle
SENZA FILTRI Ma c' è un' altra, irresistibile commedia made in Italy che a dicembre piomberà sul mercato decisa a divertire il pubblico attraverso la satira spietata, senza filtri (ma al tempo stesso senza volgarità, parolacce o offese gratuite) dell' Italia di oggi rappresentata dalla sua classe politica: Natale a 5 stelle.
Un titolo che è tutto un programma e mantiene le promesse mettendo alla gogna le bugie, i cambi di casacca, gli opportunismi e i trasformismi di chi ci governa, senza distinzione di partito, e chiamando i politici con il loro nome: Walter Veltroni, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Luigi di Maio, Giancarlo Giorgetti, Palmiro Togliatti, Roberto Fico, Silvio Berlusconi. Il film, tra una gag e un colpo di scena, fa continuo riferimento all' attualità nazionale evocando reddito di cittadinanza, elezioni in Molise, tweet ministeriali, sondaggi di Mannheimer, scoop di Dagospia, incursioni delle Iene.
UN GIORNO IN PRETURA STENO CON CARLO ED ENRICO VANZINA
Scritto da Enrico Vanzina e diretto da Marco Risi, ispirato alla pièce di successo Out of Order del britannico Ray Cooney, ambientato a Budapest e interpretato da un cast in grandissima forma (Massimo Ghini, Martina Stella, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Massimo Ciavarro, Ralph Palka, Riccardo Rossi, Andrea Osvart, Biagio Izzo), Natale a 5 stelle rappresenta l' ultimo progetto del compianto Carlo Vanzina che, già ammalato, lo affidò all' amico fraterno Risi.
POCHADE INDIAVOLATA Ma il film, malgrado l' altissimo potenziale commerciale, non si vedrà nelle sale: è infatti una produzione Lucky Red con Netflix e verrà reso disponibile solo sul web in 190 Paesi. Rideranno dunque dei nostri politici perfino in Arizona e Perù, in Nigeria e Nuova Zelanda, ma non nei multiplex di Sesto San Giovanni o Torre del Greco perché gli esercenti italiani, in attesa di regole certe sul rapporto tra distribuzione e streaming, si sono messi di traverso e non intendono programmare film in contemporanea con la piattaforma. Ma nell' ambiente del cinema, Natale a 5 stelle è già una leggenda.
I pochi fortunati che l' hanno visto in anteprima parlano di una pochade indiavolata, dominata da un superbo Ghini (con ciuffo e completo impeccabile) nella parte del premier italiano pentastellato. Non si chiama Giuseppe Conte però risponde alle continue, ansiogene telefonate di Luigi e Matteo e appare preoccupatissimo di dimostrare a tutti che non approfitta dei benefit istituzionali (telefonino, hotel di lusso) per scopi personali.
In missione ufficiale a Budapest, ha una tresca con una supersexy deputata pd (Stella): non si chiama Maria Elena Boschi ma ha lunghi capelli e l' accento toscano e, reclutata dal partito in un reality «perché era gnocca», ha un marito leghista gelosissimo e manesco (Ciavarro) mentre la moglie insegnante e trascurata del primo ministro (Minaccioni) è disposta a concedersi al portaborse del marito (Memphis), un ex comunista nostalgico ma pronto a tutto per garantirsi la pagnotta e mantenere la mamma lagnosa.
La storia, raccontano i primi spettatori, va avanti senza tregua tra risate e colpi di scena fino all' epilogo in cui il premier, ormai sputtanato urbi et orbi, ha un' idea geniale e spregiudicatissima che potrebbe non solo tenerlo a galla ma farlo addirittura risalire nei sondaggi...
CADAVERI NEGLI ARMADI Tra cadaveri che vanno e vengono dagli armadi, mariti cornuti, camerieri indiscreti, finestre assassine, badanti innamorate, il film non fa sconti a nessuno con leggerezza e senza moralismi. Dimostra inoltre, con buona pace dei produttori forse troppo pavidi, che la politica non è un tabù nemmeno nelle commedie di Natale. E il cinema italiano, disperatamente a caccia di idee e spettatori, finalmente torna a graffiare.Anche se, per ora, solo sul web.