IL MEDICO-MOSTRO MANDA IN BANCAROTTA LA FEDERAZIONE USA DI GINNASTICA: TROPPE LE CAUSE PER MOLESTIE SESSUALI - OLTRE 100 LE RICHIESTE DI RISARCIMENTO AVANZATE DA 350 ATLETE VITTIME DI LARRY NASSAR, IL DOTTOR DEL TEAM OLIMPICO CONDANNATO PER ABUSI SESSUALI LO SCORSO GENNAIO A 60 ANNI DI CARCERE

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Marco Bonarrigo per www.corriere.it

 

 

Usa Gymnastics, la federazione americana di ginnastica artistica che ha conquistato 115 medaglie olimpiche e segnato la storia della disciplina, sta per dichiarare bancarotta. L’adesione al Chapter 11 – la procedura di amministrazione controllata che negli Usa precede il fallimento – si è resa necessaria per fare fronte alle oltre cento cause di risarcimento avanzate da 350 ginnaste vittime di molestie sessuali.

 

Atlete ed ex atlete accusano i vertici federali di non essere mai intervenuti per bloccare Larry Nassar, il medico-mostro del team olimpico accusato di aver abusato centinaia di atlete e condannato, lo scorso gennaio, a 60 anni di carcere. Il processo a Nassar, che si è svolto davanti al tribunale di Ingham, nel Michigan, ha visto sfilare davanti alla giudice Rosemarie Aquilina oltre 160 atlete che hanno raccontato decenni di abusi e orrori. Una vicenda che ha scioccato gli Stati Uniti.

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L’indagine, nata da una coraggiosa inchiesta del piccolo quotidiano Indianapolis Star, ha portato alla luce anche una fitta rete di complicità federali: a dispetto di ripetute segnalazioni, nessuno nella potente e ricca Usa Gymnastics – con cui Nasser collaborava già nel 1986 – ha mai fatto qualcosa per fermare il mostro a cui le atlete venivano inviate e raccomandate per trattamenti medici e manipolazioni osteopatiche. A testimoniare contro Nasser si è presentata anche Simone Biles, stella planetaria della ginnastica con le sue quattro medaglie d’oro ai Giochi di Rio e 14 titoli mondiali.

 

 

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Il completo rinnovamento dei vertici politici e amministrativi della federazione non è riuscito a frenare la valanga di cause civili e richieste di risarcimento. Ieri Kathryn Carson, la nuova responsabile della federazione, ha annunciato il ricorso al Capitolo 11 del Codice di Bancarotta. «Sono tempi durissimi per la ginnastica americana — ha spiegato Carson – e questa procedura ci consente di andare avanti, voltando pagina, con le attività di allenamento e competizione sia dei ragazzi che del team olimpico.

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Pagheremo debiti e risarcimenti fino all’ultimo centesimo grazie alle polizze assicurative sottoscritte in passato. Tutte le nostre iniziative — dal Capitolo 11, al lavoro di mediazione e cura dei sopravvissuti degli orribili abusi di Nassar alle iniziative di sicurezza che abbiamo implementato, al sostegno dei nostri atleti e club — sono prese con il l’ammissione delle colpe del passato e l’obiettivo di rendere la ginnastica negli Stati Uniti virtuosa e rispettosa degli atleti».

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