De Laurentiis vuol farsi ascoltare dai pm per il caso Osimhen. Lo scrive il Corriere della Sera.
La Procura di Roma ha chiuso le indagini che vedono indagato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis con l’accusa di falso in bilancio in relazione all’acquisto di Victor Osimhen dai francesi del Lille, nel 2020. È l’atto che prelude di norma alla richiesta di rinvio a giudizio, anche se il presidente azzurro, fanno sapere i suoi legali, aspettava questo passaggio formale per poter chiarire, come prevede la procedura, la sua posizione. Anche facendosi ascoltare, a breve, dai pm romani a piazzale Clodio.
L’operazione di acquisto del centravanti nigeriano, per una cifra che superava i 71 milioni di euro più 10 di bonus, sarebbe stata realizzata, secondo l’accusa, ricorrendo, come parziale contropartita, a plusvalenze fittizie su tre calciatori del vivaio passati al club francese con quotazioni fuori mercato: Ciro Palmieri, 7 milioni, Claudio Manzi, 4 milioni e Luigi Liguori, 4 milioni.
La riprova della loro valutazione ipertrofica sarebbe nel fatto che nessuno dei tre è stato mai impiegato dal Lille e anzi i tre ragazzi sono rimasti in Italia a giocare in prestito nelle categorie minori. A completare il pacchetto da 20 milioni totali, da aggiungere ai «contanti», c’era poi il più esperto portiere greco Orestis Karnezis, valutato 4,8 milioni (1 sola presenza nel club francese, si è ritirato due anni dopo).
Cosa rischia il Napoli di De Laurentiis? (Calcio e Finanza)
Il fatto che si arrivò a un’assoluzione non significa che non si possa riaprire un “caso Napoli”, cosa che accadrebbe soltanto però nel caso in cui dovessero emergere, dalla indagine della Procura di Roma, nuovi elementi concreti sull’operazione Osimhen. Come sono emersi nel caso della Juventus, con intercettazioni a corredo del quadro accusatorio della Procura di Torino. Infatti soltanto qualora vi fossero novità ritenute “rilevanti” per quanto riguarda le indagini, rispetto ai documenti sui quali la Procura Figc ha preso la sua decisione nell’aprile 2022, queste potrebbero portare alla riapertura del caso anche in ambito sportivo.
Il Napoli quindi soltanto in questo potrebbe così essere deferito e a quel punto – in base alle violazioni contestate – i partenopei potrebbero anche rischiare una penalizzazione di qualche punto in classifica anche a campionato in corso, una situazione analoga a quella capitata alla Juventus un anno fa. Ai bianconeri furono detratti 10 punti in classifica, ma nel loro caso fu contestato un ricorso sistematico al sistema delle plusvalenze, mentre per il Napoli si tratta di una sola operazione”
napoli campione d'italia - vignetta di macondo aurelio de laurentiis kvara osimhen