BERLUSCONI MIHAJLOVIC GALLIANI
Enrico Currò per “la Repubblica”
L’operazione imbiancatura di ogni venerdì a Milanello - Berlusconi incontra gli sponsor e stende una mano di bianco sulle crepe del Milan – si è svolta anche ieri. Prima dell’esame di domani col Verona ultimo, sono state diffuse due immagini del perenne idillio rossonero.
Nella prima, la foto di gruppo dopo il discorso ai giocatori («su col morale, non abbattetevi per una partita storta»), il patriarca appoggia una mano sulla spalla dell’ex mela marcia Balotelli, certificandone il rientro taumaturgico dopo l’operazione per la pubalgia.
La seconda riprende Barbara Berlusconi in pellegrinaggio natalizio, con i doni per gli sponsor. Segue l’abbraccio tra presidente e allenatore, reduci dal faccia a faccia tecnico di un quarto d’ora. Impegnato nell’assemblea di Lega, il compiaciuto Galliani («Ero stato buon profeta») ha voluto azzerare le voci sulla scarsa sintonia tra padrone e mister e sgonfiare quelle sulla reciproca idiosincrasia tra i due manager: si è mostrato sempre vicino alla famiglia regnante, Barbara inclusa.
berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus
Peccato che, con spontaneità incontrollata, lei abbia poi vanificato l’imbiancatura, spalancando dubbi sull’effettiva consistenza dell’idillio. «Non possiamo permetterci di rimanere ancora fuori dall’Europa o dalla Champions League. Complimenti a Filippo Galli per il settore giovanile. Io sono fiduciosa sulla squadra. Certo, piange il cuore a ogni risultato non positivo ».
GALLIANI MIHAJLOVIC BARBARA BERLUSCONI
Traduzione: Mihajlovic deve arrivare terzo o salterà anche la sua panchina. «Non condivido alcune politiche della Lega negli ultimi 15 anni, non si sta valorizzando il potenziale del nostro sport. Purtroppo calcio e sport non sono considerati dalla politica centrale».
Traduzione: la Lega Calcio, diretta nel lasso di tempo incriminato anche da Galliani che mantiene un’influenza notevole, ha sbagliato e così pure il governo italiano, gestito più volte da Berlusconi padre. «L’addio al nuovo stadio al Portello è stato una grande delusione per me: ci ho lavorato per due anni, avrebbe dato una svolta importante. Era un sogno, forse mi sono spinta troppo avanti. Ora siamo nel nostro caro, vecchio San Siro: è più difficile ristrutturare uno stadio che costruirlo nuovo.
barbara berlusconi e il vestito rossonero
L’idea di un nuovo impianto non è archiviata, ma non sarà nell’area Expo». Traduzione: la ferita per il no del padre al Portello e per l’annesso contenzioso con Fondazione Fiera, sanguina ancora.
berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus
Se si aggiunge la frase, sulla trattativa per il 48% del club a Mister Bee, del segretario della Lega Nord Salvini, milanista e alleato politico di Berlusconi («mi piacerebbe che anche il calcio non venisse svenduto al primo che arriva dall’estero»), le crepe aumentano. Toccherà a Mihajlovic, che rispolvera De Jong in campo e Balotelli in panchina, coprirle domani.
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