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«Mio fratello Ferruccio aveva ragione: le sostanze dopanti nel calcio a quei tempi erano normali. Io mi ricordo che all’Inter, prima della partita i dirigenti arrivavano con questo caffè. Io non lo bevevo mai, sospettavo ci fosse dentro qualcosa. Non ero il solo, in tanti non lo prendevamo. Dicevano che ci fosse dentro la simpamina. Solo che a volte prima della partita non ti senti troppo in forma, le gambe non funzionano e allora dici “Beh, per una volta me lo prendo”
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Il problema è che poi dopo, se vedi che funziona, allora magari lo prendi sempre e questo non va bene. Io non ne ho mai avuto bisogno, i gol li facevo lo stesso. Il giorno prima della partita ci facevano anche le infiltrazioni. Non ci dicevano cosa c’era dentro, solo che ci faceva bene e ci fidavamo perché i dottori erano delle brave persone».
Lo ha raccontato la leggenda del calcio italiano Sandro Mazzola ai microfoni di Un giorno da Pecora, il programma condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro su Radio1.
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