"RONALDO? MEGLIO NON AVERLO CON L'AJAX CHE PERDERLO DUE MESI" – ALLEGRI SCEGLIE LA LINEA DELLA PRUDENZA: "I RISCHI PER LA GARA D'ANDATA DI CHAMPIONS CI SONO E SONO TANTI, SE NON STA BENE STA FUORI PERCHÉ NON POSSO RISCHIARE PER UNA PARTITA” (ANCHE IL PRESIDENTE AGNELLI E’ D’ACCORDO CON MAX) – "KEAN? A ME QUESTE COSE INFASTIDISCONO, HA SEGNATO UN GOL CON IL LICHTENSTEIN E SEMBRA SIA DIVENTATO RONALDO O MESSI…"

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DOMENICO MARCHESE per repubblica.it

 

 

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Analizzando il tono della conferenza stampa di Allegri è quasi difficile immaginarsi la sua squadra in cima alla classifica con un salvagente di 15 punti a rendere serena la crociera fino all'ottavo scudetto consecutivo. "L'unico errore che non dobbiamo fare è pensare di aver già chiuso la questione" ha confermato il tecnico bianconero, anche se l'unica questione in questo momento di calma apparente in campionato e di attesa per la Champions è Cristiano Ronaldo. "I rischi per la partita con l'Ajax ci sono e non sono pochi - gela i tifosi Allegri -. Ronaldo giocherà solo se non ci sarà la possibilità di una ricaduta: mancano ancora due mesi, non rischio un campionato per una partita". 

 

Alternative ne ha il tecnico, da Dybala a Mandzukic passando per Kean. Anche se quando viene nominato il giovane attaccante, la brace nascosta momentaneamente sotto la cenere della conferenza stampa torna a bruciare: "A me queste cose infastidiscono, ha segnato un gol con il Lichtenstein e sembra sia diventato Ronaldo o Messi". Meglio pensare al campo, all'Empoli e allo scudetto ancora da assegnare: "E' un attimo finire nel vortice con il Napoli e rischiare". Meglio evitare altri grattacapi. 

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Massimiliano Allegri, stamattina Agnelli ha parlato di prudenza nel recupero di Ronaldo. Ci fa un po' il punto anche considerando le voci su una visita a Barcellona?

"Voci ne circolano tante. Ronaldo aveva il giorno libero quindi è andato a Barcellona per robe commerciali sue. Non lo so cosa ha fatto a Barcellona, nel senso non so la vita privata. Per quanto riguarda come sta, sta bene, ha iniziato a muoversi un po' e la prudenza ci vuole in tutti gli infortuni. Meglio saltare una partita che due mesi, siamo in una fase delicata dove avremo poco tempo per recuperare. Mancano dieci partite di campionato e la Champions, lui rientra quando starà bene e non ci saranno rischi di ricaduta".

 

Tra Mandzukic e Dybala da chi si aspetta risposte? Sembrano più indietro rispetto a Kean ora...

"Non sono indietro. Poi dite che Kean è più avanti, ci vuole calma. A me queste cose infastidiscono. Un ragazzo giovane si costruisce passo passo, ha fatto un gol con il Liechtenstein e sembra diventato Messi o Ronaldo. La mia preoccupazione è quando recupererà da questa sbornia che ha avuto a livello mediatico. Perché se poi a giugno la Nazionale gioca con Bosnia e Grecia e il ct Mancini, che sta facendo un grande lavoro, lo fa giocare e non struscia un pallone diventa brocco all'improvviso. Ci vuole calma, un pezzetto alla volta tirarlo fuori, rimetterlo e fargli fare mezz'ora, fargli fare la partita giusta. Come tutti i ragazzi giovani. Serve equilibrio e vale per quelli più grandi e anche per lui. Che poi abbia le qualità del goleador è fuor di dubbio, ma da lì a essere un campione ce ne passa, con tutto il rispetto per lui".

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Si avrà in questi giorni una prognosi precisa su Ronaldo?

"Lunedì ci sarà l'esame di controllo, poi da lunedì valutiamo. I rischi per la prima partita al momento ci sono, lo sa anche Cristiano e sa bene che se non sta bene sta fuori perché non posso rischiare per una partita. Facciamo e lo staff medico sta facendo tutto il possibile per metterlo a disposizione, come tutti. Come Douglas Costa, che si sta riprendendo e lunedì avrà l'ultimo esame di controllo e poi riprenderà quasi a pieno ritmo per essere a disposizione per la Champions. Io spero anche col Milan. Barzagli sta lavorando e non conosciamo i tempi, mentre Cuadrado dovrebbe essere a disposizione per il campionato tra una decina di giorni. De Sciglio è a disposizione ed è convocato. Khedira è da valutare, è ancora un pochino indietro".

 

Chi riposa domani?

"Sicuramente riposa Bonucci. Giocano due tra Chiellini, Rugani e Caceres. Domani è una partita importante, abbiamo 15 punti di vantaggio, ma mancano 10 partite, ritrovarsi in un vortice col Napoli che magari ci ruba altri punti è un attimo. Domani va vinta, va affrontata con cattiveria e concentrazione, anche perché staccare la spina pensando di aver già vinto il campionato è la cosa più sbagliata che possiamo fare. Come ho detto ai ragazzi, non siamo macchine che accendi e parti.

 

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Noi domani dobbiamo fare una partita seria, perché l'Empoli è una squadra che per 60-65 minuti ci darà filo da torcere. Sta bene, ha un obiettivo da raggiungere e noi dovremo fare la partita giusta per portare a casa i tre punti. Col Genoa abbiamo lasciato punti perché non siamo entrati con la cattiveria giusta, invece abbiamo perso l'imbattibilità, fatto una figuraccia e perso tre punti. Al momento servono 5 vittorie, facciamone una e poi vediamo le altre. Pensiamo una alla volta, domani esigo una squadra tosta e soprattutto i tifosi che devono dare una mano e spingere".

 

Il rinnovo può responsabilizzare ulteriormente Rugani?

"E' molto responsabile, è cresciuto molto, è uno degli 8 Nazionali che la Juve dà alla Nazionale, è un giocatore importante e la società ha fatto ben a rinnovargli il contratto".

 

Senza Ronaldo rivedremo il tridente Dybala-Mandzukic-Bernardeschi?

"Con questi tre giocatori potremmo giocare anche con i tre dietro, dipende da dove gioca Bernardeschi. Però domani è probabile giochino tutti e tre insieme".

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Avete pensato a chiedere l'anticipo della partita con il Milan?

"No, giochiamo martedì, rientriamo da Cagliari, giochiamo sabato. Poi a volte se le sposti succede qualcosa di contrario, giochiamo quando ce lo dicono e lasciamole dove sono".

 

Avere meno preoccupazione è un vantaggio o la gestione può diventare controproducente? E queste partite sono un casting per chi dovrà giocare la Champions, riferimento soprattutto a Dybala?

kean italia finlandia 1 kean italia finlandia 1

"Ho letto che  Paulo è stato criticato in Nazionale. Abbiamo parlato, sa che sono mesi importanti perché la Juve ha bisogno del miglior Dybala e lui deve e sicuramente farà un grande finale di stagione, ce lo aspettiamo tutti. Quest'anno anche se ha fatto pochi  gol è sempre stato importante, giocando e sacrificandosi e in questo momento qui tutti si aspettano molto e lui sicuramente farà molto di più.

 

Sul campionato, finché non arriviamo alla meta bisogna ragionare una partita alla volta. 15 punti di vantaggio, sì, ma ne mancano 15 alla matematica. Domani abbiamo una partita di ripresa, difficile, e bisogna fare la partita tosta. Poi fatta quella penseremo al Cagliari. Senza fare calcoli, bisogna vincere, perché una l'abbiamo già concessa al Genoa e domani non ci sono alibi".

 

De Sciglio e Spinazzola stanno meglio di Cancelo e Alex Sandro?

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"Ieri Alex Sandro non stava benissimo, Cancelo due giorni fa ha giocato. Più o meno hanno recuperato tutti dalla Nazionali, abbiamo ancora ventisette ore e mezzo prima della partita di domani e staremo bene. Ma è la condizione mentale che fa la differenza, perché l'errore che non dobbiamo commettere è staccare la spina e pensare di avere già vinto. Queste partite ci servono per avvicinarci alla meta e come test per la Champions".

 

Senza Ronaldo come cambiano le gerarchie sui piazzati?

"Sui rigori abbiamo pure Emre e abbiamo anche Dybala e Pjanic. Le punizioni da una parte Pjanic, che è in un buon momento, sta tirando molto bene, ha fatto gol anche in Nazionale, e dall'altra Dybala o anche Bernardeschi. La gerarchia è quella".

 

A centrocampo qualcuno potrebbe riposare?

"Matuidi ha giocato tanto, ma ha più riposo di Bentancur, che ha giocato dall'altra parte del mondo. Potrebbe giocare lui".

 

In porta Szczesny?

"Sì, in porta lui. Ha un mese di riposo, facciamolo giocare".

 

Ha parlato molto di concentrazione. Ha visto qualcosa che non le è piaciuto?

"E' la sosta. Torni dalle Nazionali, c'è un calo di attenzione e i 15 punti di vantaggio possono essere un rischio perché nella testa può balenarci che sia finita e non è finita niente. A Genova perdere non ci ha fatto piacere e domani bisogna vincere. Ci sono partite da vincere a ogni costo e domani è una di quelle, quindi serve una bella prestazione, giusta, tosta e solida".

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