"UCCIDERE IL PADRE NON È SOLO UNA TENTAZIONE EDIPICA MA STA DIVENTANDO UNA DISCIPLINA OLIMPICA" - MAURIZIO CROSETTI: "ATLETI E ALLENATORI SI LASCIANO E SI PRENDONO PIÙ DEGLI ADOLESCENTI IN AMORE. JANNIK SINNER NON HA MAI VINTO TANTO COME DA QUANDO HA CAMBIATO GUIDA TECNICA. E MATTEO BERRETTINI È SOLO L’ULTIMO CAMPIONE AD AVERE ABBANDONATO QUEL PADRE PUTATIVO CHE È IL COACH" - "TRA MAESTRI E ALLIEVI SI POSSONO CREARE MERAVIGLIE O REALIZZARE DISASTRI SENZA PARI"

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Maurizio Crosetti per “la Repubblica”

 

jannik sinner riccardo piatti jannik sinner riccardo piatti

Uccidere il padre non è soltanto una tentazione edipica ma, simbolicamente parlando, sta diventando quasi una disciplina olimpica. Jannik Sinner non ha mai vinto tanto come da quando ha cambiato guida tecnica. E il suo dioscuro Matteo Berrettini è solo l’ultimo campione ad avere abbandonato quel padre putativo (a volte, come vedremo, è anche un padre vero e proprio) che è il coach: addio a Vincenzo Santopadre dopo tredici anni pieni di tutto. Se lui è sceso, Sinner sta nella stratosfera dopo l’abbandono di Riccardo Piatti[…] Tra metafore e contratti, atleti e allenatori si lasciano e si prendono più degli adolescenti in amore.

 

matteo berrettini vincenzo santopadre matteo berrettini vincenzo santopadre

[…] Mancano pochi mesi a Parigi 2024 ed è tutto un ribaltamento di ruoli e posizioni. Il salto edipico più lungo, del resto è la sua specialità, è quello di Larissa Iapichino: prima è zompata via dall’ombra ingombrante della mamma, Fiona May, poi ha scelto il suo papà vero, quello di sangue, cioè Gianni Iapichino, come maestro di balzi. […] Quest’anno sono arrivati un argento europeo e un record italiano indoor. Il resto a Parigi, speriamo. […] Cosa sta succedendo in queste strane famiglie allargate che cominciano in palestra, in pista, sul campo, poi proseguono in salotto e si frantumano o si rimettono insieme nello spogliatoio? «Bisogna distinguere tra nuove sfide e nuove scuse».

larissa iapichino fiona may gianni iapichino larissa iapichino fiona may gianni iapichino

 

Alberto Cei, psicologo dello sport, prova a illustrare la complessità del problema: «A volte si cambia allenatore perché ci si conosce troppo, perché ripetersi stanca o annoia, non è più motivante. Lo diceva pure Trapattoni: dopo cinque anni, gli atleti non ti seguono più. Ma un nuovo tecnico può anche rappresentare uno shock positivo in un periodo di crisi: penso a Jacobs e Berrettini. La novità come stimolo necessario. Infine, non si dimentichi che un campione può aver bisogno di “uccidere il Buddha”, cioè andare oltre il maestro, superarlo grazie ai suoi insegnamenti. […]».

 

gianmarco tamberi e il padre 1 gianmarco tamberi e il padre 1

Tra chi guida e chi è guidato agisce una delicatissima dinamica, fatta anche di luce e buio. Grandi campioni e grandi allenatori a volte non si reggono, accadde a Roberto Baggio con Marcello Lippi. […]ci sono coppie che dalla cucina e dalla camera da letto decidono di restare stretti stretti anche nello sport, per un matrimonio senza soluzione di continuità.  Un marito come allenatore l’ha appena scelto Antonella Palmisano, mentre il casus belli tra Arianna Fontana e la Federghiaccio fu il mancato ingaggio dello sposo, Anthony Lobello, come coach azzurro. Ma siamo poi sicuri che sia una buona idea portare il lavoro a casa e la casa al lavoro? Chi potrebbe mai continuare a sopportarsi, a certe condizioni?

 

arianna fontana anthony lobello arianna fontana anthony lobello

«Mi sembra che il vero problema sia la demonizzazione della figura del maestro». Mauro Berruto, l’uomo che condusse la pallavolo maschile sul podio olimpico di Londra 2012, non allena da otto anni ma certe dinamiche restano il suo pane. «Tra maestri e allievi scatta un meccanismo affascinante e complicatissimo. Si possono creare meraviglie o realizzare disastri senza pari. L’atleta che fugge dal suo coach, e questo forse vale più per gli sport individuali, a volte è vittima del demone del risultato a breve termine, non gli importa più della prospettiva, della programmazione, della simbiosi che nel caso si era già creata.

 

marcell jacobs paolo camossi marcell jacobs paolo camossi

 Talvolta gli atleti cercano istruttori, non educatori: i primi creano dipendenza, i secondi portano all’indipendenza, dunque alla vera crescita […] Ma se anche un memorabile campione olimpico come Marcell Jacobs non ha saputo resistere alla sirena di un altro coach - magari è vero amore, magari infatuazione e se un giovane colosso del nostro sport come Sinner ha ascoltato il richiamo della novità (e i risultati gli stanno dando ragione), forse non si corre via dall’allenatore soltanto per scappare. […]

gianmarco tamberi e il padre 2 gianmarco tamberi e il padre 2

 

matteo berrettini vincenzo santopadre matteo berrettini vincenzo santopadre marcell jacobs paolo camossi marcell jacobs paolo camossi arianna fontana anthony lobello arianna fontana anthony lobello jannik sinner riccardo piatti jannik sinner riccardo piatti larissa iapichino fiona may larissa iapichino fiona may matteo berrettini vincenzo santopadre matteo berrettini vincenzo santopadre antonella palmisano lorenzo dessi antonella palmisano lorenzo dessi jannik sinner riccardo piatti jannik sinner riccardo piatti jannik sinner riccardo piatti jannik sinner riccardo piatti larissa e gianni iapichino larissa e gianni iapichino

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...