LA ROMA DEI COLPI DI TESTA - MOURINHO AGGUANTA LA JUVE AL SESTO POSTO CON DUE CAPOCCIATE DI SMALLING E IBANEZ – INGENUITA’ DI FELIX: GIA’ AMMONITO, RIMEDIA UN GIALLO (EVITABILISSIMO) NEL FINALE E VIENE ESPULSO: SALTERA’ L’ATALANTA – MOURINHO: "NON MI E’ PIACIUTO IL MODO IN CUI ABBIAMO GIOCATO. CARTELLINI? SEMBRIAMO UNA SQUADRA DI ASSASSINI"

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Andrea Pugliese per gazzetta.it

 

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Contava vincere e alla fine la Roma si coccola una vittoria importante per la classifica, ma poco assai convincente. La squadra di Mourinho la porta a casa con i gol di Smalling e Ibanez sugli sviluppi di due calci d’angolo, ma soffre a lungo lo Spezia, sia nel finale del primo tempo sia nel corso della ripresa. Di buono c’è la vittoria ed i tre punti, contro un avversario che parte nella timidezza generale ma poi capisce che può osare e trova il coraggio per mettere paura ai giallorossi.

 

Mourinho conferma Mayoral al fianco di Abraham, esattamente come a Sofia, giovedì scorso. Thiago Motta, invece, davanti preferisce Strelec a Verde. Schieramenti speculari, 3-5-2, con l’equilibrio che si rompe subito, dopo appena 6 minuti di gioco, con il gol di testa di Smalling, che corregge in rete un precedente colpo di testa di Abraham. Sbloccata la partita, l’impressione è che la Roma possa fare man bassa dello Spezia. La squadra giallorossa per altri quindici minuti domina la partita, la gestisce, prova anche a raddoppiare con Vina (25’), il cui tiro a giro viene deviato in angolo da Provedel.

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Poi, però, la Roma si siede, cullandosi sugli allori, proprio mentre viene meno la spinta della curva Sud, che decide di smettere di tifare a causa del malore di un ragazzo, sembra rianimato grazie al defibrillatore. Così lo Spezia prima abbassa i ritmi, poi capisce che può anche osare e si rende pericoloso due volte con Reca (parata di Rui Patricio e colpo di testa alto).

 

Scampati i pericoli, i giallorossi riprendono quota e vanno vicino al 2-0 proprio in extremis, con Abraham che centra il suo ottavo legno di testa e il successivo tiro di Veretout ribattuto sulla linea a botta sicura da Nikolaou con un tocco a metà tra spalla e braccio contestato dalla Roma (che voleva il rigore, ma il braccio del difensore greco è molto vicino al corpo). Così la Roma va all’intervallo in vantaggio, ma con la consapevolezza di aver tenuto in vita una partita che con un altro atteggiamento avrebbero invece potuto chiudere.

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E allora lo Spezia prova anche a riaprirla la partita, con Motta che butta dentro Bastoni, Verde e Agudelo per i deludenti Maggiore, Strelec e Kovalenko. Al 10’ Manaj impegna Rui Patricio, ma poco dopo è Ibanez a raddoppiare di testa sul solito angolo calciato da Veretout. Sembra finita, ma non è così. Tanto che da lì al 16’ lo Spezia passa, ma il gol di Manaj viene annullato per fuorigioco di Bastoni (che gli spizza la palla).

 

Scampato il pericolo, la Roma riprende il pallino del gioco, Felix (entrato nel frattempo per Mayoral) ci mette energia e voglia e Cristante torna a fare il perno della difesa a tre, come ai tempi di Fonseca. Il problema della Roma, però, è che senza Smalling la difesa perde di equilibrio e compattezza, così Karsdorp è costretto a un salvataggio in extremis su Manaj dal limite dell’area piccola e Amian si divora di testa il gol del possibile 2-1. Nel finale Felix ruba palla di mano a un difensore dello Spezia e segna, ma il fallo di mano gli costa il secondo giallo e l’espulsione. Finisce così, con la Roma che si gode la vittoria.

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