Arianna Nardi per gazzetta.it
Non sono mancati i colpi di scena ed i capovolgimenti di fronte, ma alla fine il tanto atteso passaggio di consegne c’è stato. Al termine di un match travagliato, segnato da interruzioni, malori e infortuni, Carlos Alcaraz si prende la vittoria più bella ma anche più simbolica della propria carriera e lo fa in casa, contro l’idolo di sempre Rafa Nadal.
A un giorno di distanza dal suo diciannovesimo compleanno il Next Gen di El Palmar si è imposto in tre set sul maiorchino con un punteggio di 6-2 1-6 6-3, maturato in due ore e 27 minuti di gioco. Da un rito di passaggio all’altro: in semifinale il n.9 al mondo si ritroverà ad affrontare per la prima volta in carriera il leader della classifica Novak Djokovic, che nel primo pomeriggio ha superato senza troppi problemi Hubert Hurkacz.
FENOMENALCARAZ
Un inizio incerto da parte di Nadal regala al fresco 19enne un clamoroso break in apertura, dopo appena 4 minuti di partita. Alcaraz, però, non riesce a gestire propriamente il vantaggio ed è tutto da rifare in men che non si dica. Nel terzo game il copione non cambia: il maiorchino fa sfumare una chance per il 2-1 e pressato dal tennis martellante del n.9 al mondo finisce per cedere nuovamente il servizio. La notizia è quindi il turno di servizio preservato da Alcaraz nel quarto gioco, che gli permette di issarsi sul 3-1. Rafa prova a rimanere attaccato al punteggio ma un secondo break di vantaggio maturato sul 4-2 porta porta Alcaraz a servire per il set. Troppi spiragli lasciati dal mancino e troppo alto il livello del Next Gen: per lui 19 vincenti contro i soli 2 del veterano. È 6-2.
L'INFORTUNIO— Nel secondo set Nadal mette finalmente un punto alla dolorosa serie di giochi subiti consecutivamente (4). Il ritmo è dettato dei servizi sino al 2-1, momento in cui Carlos inciampa in un tentativo di recupero, infortunandosi la caviglia. Al cambio campo l’intervento del medico consente al Next Gen di rimettersi in pista ma non trascorre molto tempo prima che subisca il break del 3-1. Dieci minuti di pausa trascorrono per un malore fra gli spalti che interrompe il gioco ma al rientro in campo Nadal mette subito le cose in chiaro, prendendo il largo con il doppio break del 5-1. Ufficializzato il 6-1, la remuntada del 35enne ha inizio.
BRILLANTEZZA— Al rientro in campo il baby-fenomeno sembra non accusare particolari risentimenti derivati dalla spaventosa caduta o dalla perdita del secondo parziale, anzi. Le parole chiave sono brillantezza e lucidità in questa porzione di gara, con il quarto game che rappresenta la svolta per lui e la fine dei giochi per il maiorchino, troppo falloso. Nadal si concede per la prima volta dal set iniziale e con l’unico break del 3-1, Carlos si dirige verso la linea del traguardo. Gli basta mantenere la costanza alla battuta per chiudere 6-3. “Che è successo?”, scrive incredulo sulla telecamera ma è successo davvero.
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