C’E’ QUALCOSA DI NUOVO NELL’ARIA, ANZI TAVECCHIO! DAL KO DI MADRID AL CAOS DELLE LEGHE A E B, SI APRE LA SETTIMANA PIU’ CALDA PER IL CAPO DELLA FIGC - IL PATTO AGNELLI-LOTITO: SE IL NUMERO 1 DELLA JUVE VIENE ELETTO ALLA PRESIDENZA DELL’ASSEMBLEA DEI CLUB EUROPEI, IL PATRON LAZIALE POTREBBE TORNARE CONSIGLIERE FEDERALE (CON L'APPOGGIO DI AGNELLI)

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Guglielmo Buccheri per la Stampa

 

Gli effetti indesiderati della notte del Bernabeu finiscono dentro al tritacarne di una politica (sportiva) mai così in fibrillazione. Vincere, o perdere con tutti gli onori, in Spagna avrebbe portato in dote alla nostra federazione il non trascurabile obiettivo di spostare le attenzioni altrove o, quantomeno, di disinnescare, mediaticamente, pericolose trappole. In gioco non c' è il futuro del ct azzurro Giampiero Ventura perchè il destino del nostro commissario tecnico lo deciderà lo spareggio di metà novembre: senza pass per i Mondiali il rinnovo del contratto firmato da Ventura prima di Ferragosto verrebbe vanificato dagli eventi.

 

Il ko di Madrid, invece, apre una settimana dove i club di A giocheranno la loro partita più importante e dove la Figc è chiamata a dimostrare di essere al centro dell' annunciato processo riformatore.

 

Zhang a Ginevra Il numero uno federale Carlo Tavecchio è uscito dal duello spagnolo sottolineando come non si possa «mettere in discussione il progetto-Ventura per una partita...» e, da questa mattina, aprirà un consiglio della Figc che si annuncia destinato ai tempi supplementari. Il motivo? I club sono impegnati in un contropiede sui tempi del commissariamento in atto dando vita ad un risiko che dipende dall' urna di Ginevra per la nuova presidenza dell' Eca:

 

 

se Andrea Agnelli, domani, dovesse succedere al tedesco Rummenigge, un' altra grande storica del nostro calcio (in Svizzera sarà presente il patron dell' Inter Zhang) avrebbe un posto di rilievo nella governance dell' Associazione dei club europei a suggellare un' influenza oltre confine. Di riflesso, mercoledì l' Assemblea di Lega potrebbe riportare Lotito (Lazio) dentro al governo del pallone consigliere federale insieme all' ad bianconero Marotta e Fassone (Milan) come vice presidente in un esecutivo di transizione.

 

Il piano B dei commissari Juve ed Inter (forse). Milan e Lazio. E, Tavecchio? Il risiko sarebbe, per il presidente della Figc, un contropiede inaspettato e, in parte non gradito, se si realizzasse senza la preventiva approvazione delle linee guida del nuovo statuto di Lega, studiato e preparato con cura dai vice commissari Uva e Nicoletti. Perchè i buoni propositi dei club trovino anche buona fortuna servono, come sempre, i numeri: se mercoledì, giorno della convocazione dell' Assemblea elettiva di A, non si trovasse la quadratura del cerchio, ecco pronto il piano B. Poche ore dopo, Tavecchio metterebbe al voto quei principi «riformatori» che toglierebbe libertà di manovra alle società. Il Coni vigila, il calcio non può più prendere (e perdere) tempo.

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