L’ULTIMATUM DI CEFERIN: "JUVE E MILAN ESCANO DALLA SUPERLEGA O NON GIOCANO LA CHAMPIONS" - IL PRESIDENTE UEFA METTE NEL MIRINO BIANCONERI E ROSSONERI, MA ANCHE REAL E BARÇA, GLI ULTIMI CLUB RIMASTI NEL PROGETTO E PROMETTE SANZIONI PER I DIRIGENTI - L'UEFA STUDIA CLAUSOLE PER VINCOLARE OGNI SINGOLA SOCIETÀ A UNO STATUTO A PROVA DI FUGA. FLORENTINO PEREZ VS LE SEI INGLESI …

-

Condividi questo articolo


Giulia Zonca per “La Stampa”

 

ceferin ceferin

Èil giorno delle clausole. Quelle che l'Uefa studia per vincolare ogni singola società a uno statuto a prova di fuga. Quelle che Florentino Perez rinfaccia a chi ha affondato la Superlega e che secondo lui varrebbero 300 milioni. Quelle che la Jp Morgan, la banca che era pronta a finanziare il progetto con 3, 5 miliardi, ormai rifiuta di riconoscere: «Abbiamo calcolato male le conseguenze nella comunità del calcio».

 

agnelli ceferin agnelli ceferin

Ancora ieri centinaia di tifosi dell'Arsenal dimostravano davanti allo stadio chiedendo all'attuale proprietà di andarsene. Il pallone torna sulla terra e il primo esecutivo Uefa dopo la tormenta ha toni molto più bassi di quelli annunciati. Non è finita proprio qui, ma gli strascichi non possono trasformarsi in un contrasto che paralizzi il sistema. Rummenigge, rappresentante dell'Eca, l'associazione dei club, è il più convinto portatore di pace. Lui ha il coraggio di dire che i problemi economici restano, che le grandi squadre indebitate non fanno bene a nessuno e bisogna dialogare.

 

agnelli ceferin agnelli ceferin

In realtà non ci sono falchi a contrastare la sua posizione, sono tutti in attesa di cambiare lo statuto in modo da bloccare definitivamente le smanie espansionistiche. I legali sono al lavoro e il risultato di questi nuovi legami giuridici sarebbero la vera punizione per i ribelli: addio sogni di golpe.

 

«Conseguenze per i dirigenti»

Karl-Erik Nilsson Ceferin Karl-Erik Nilsson Ceferin

Circolano ancora frasi del presidente Ceferin contro i club che non si arrendono «o dentro o fuori e chi non si vede dentro l'Uefa rischia la Champions, i dirigenti potrebbero subire alcune conseguenze», più che altro un promemoria a Barcellona e Real Madrid, ancora formalmente nella Super Lega fantasma e a Juve e Milan uscite ripetendo che il progetto resta valido.

 

ceferin agnelli ceferin agnelli

Qui si inserisce la frustrazione del gran capo del Real. Perez sostiene che le sei inglesi venendo meno al patto hanno impedito ai fondi di arrivare e chiede penali. In realtà l'accordo firmato dipendeva da diverse condizioni che non hanno avuto materialmente il tempo di concretizzarsi. La disputa può andare avanti per sempre. Capire chi ha staccato la spina ormai non sposta la prospettiva. Rimane uno sprofondo rosso nei bilanci e per rendere virtuoso uno schema allo sbando serve ristabilire l'equilibrio. Magari evitando le ipocrisie del passato. Lo sanno tutti, aldilà delle minacce che restano nell'aria.

Scaroni Scaroni

agnelli ceferin perez 4 agnelli ceferin perez 4 ceferin ceferin aleksander ceferin aleksander ceferin ceferin gravina ceferin gravina

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...